Sugli errori a dismisura prodotti dall’algoritmo delle Graduatorie provinciali, il ministero dell’Istruzione sembra voler dare ragione all’Anief: dopo la denuncia scritta del giovane sindacato inviata al dicastero di viale Trastevere attraverso una lettera scritta indirizzata ai dirigenti competenti del MI, con richiesta di “urgente verifica del sistema di calcolo del punteggio per la redazione delle graduatorie provinciali per le supplenze di cui all’O.M. 10 luglio 2020 n. 60” per la presenza di errori di sistema” con conseguente “grave ed irreparabile danno agli interessati in termini di possibilità lavorative” e il caso limite di un insegnante della Sicilia a cui sono stati assegnati 52 anni di servizio, dagli Uffici Scolastici arriva una prima risposta: “l’Amministrazione si riserva ai sensi della Legge n. 241/90, la possibilità di attivare i provvedimenti di autotutela che dovessero rendersi necessari” pertanto è possibile segnalare eventuali errori riscontrati”.
Anief ha predisposto tre possibili percorsi per tutelare i precari: un modello di reclamo per chiedere all’ufficio scolastico la correzione di errori di valutazione dei titoli o di altra natura nelle GPS; un modello di reclamo specifico contro l’esclusione dalle GPS dei docenti in ruolo con riserva; un'istanza di accesso agli atti per verificare titoli e servizi di altri aspiranti nella propria graduatoria e fascia.
Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato: “Confidiamo nella risposta pronta dell’amministrazione ai reclami dei docenti. È chiaro che in caso di esito negativo rispetto alle istanze presentati dai candidati l'ufficio legale Anief valuterà caso per caso l'opportunità di adire il tribunale competente. Di sicuro, i docenti precari non possono essere danneggiati dall’ennesima inefficacia del sistema telematico predisposto dall’amministrazione”.