Oggi una delegazione della confederazione sindacale ha presentato una memoria all’XI Commissione del Senato commentando gli interventi da apportare attraverso il decreto Concretezza, collegato alla legge di Stabilità, il DDL S. 920: nelle proposte si parla, tra l’altro, di riconoscere il servizio per intero nelle ricostruzioni di carriera, eliminare l'Istituto della temporizzazione, ripristinare il primo gradino stipendiale per i neo-assunti dopo il 2011, garantire la parità di trattamento economica tra personale di ruolo e precario. Si tratta di provvedimenti centrali, da approvare con urgenza. Ancora di più perché nel decreto non si intende ancora una volta del gap stipendiale subito dai dipendenti pubblici negli ultimi dieci anni. A differenza del settore privato, dove invece, anche nel corso della crisi economica, sono stati sottoscritti contratti per aumenti superiori al 20% rispetto all'incremento del costo della vita pari al 12-14%. Ecco perché i sindacati dicono che a queste condizioni non vogliono trattare il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che, sulla base alle risorse stanziate con il DEF della stessa manovra di fine anno, prevede non più di 17 euro netti di aumento a dipendente pubblico.