Alla Camera il vice-presidente della commissione Lavoro Walter Rizzetto (FdI) presenta emendamento UDIR, ma le commissioni lo bocciano. Ultimo appello del giovane sindacato dei presidi al Governo: se la modifica sarà bocciata anche nella legge di bilancio, inviteremo i dirigenti scolastici a chiudere le scuole non in sicurezza. Non possiamo permettere che siano arrestati quando non sono nelle condizioni di esercitare il ruolo di datore di lavoro. Né possono essere incarcerati non avendo i poteri di spesa.
Marcello Pacifico (presidente Udir): L’emendamento che è stato proposto permetterebbe ai nostri dirigenti scolastici di svolgere il loro lavoro, senza più sobbarcarsi errori non propri. Altrimenti, se c’è un terremoto, la scuola chiuda, se sta per crollare un solaio la scuola resti chiusa. Secondo il nostro centro studi non esiste scuola sicura, altro che scuole belle. Perché la metà degli edifici scolastici sono stati costruiti prima del 1971 e le possibilità che non siano in piena sicurezza sono altissime.
Per cercare di dirimere le diverse questioni aperte sulla selezione nazionale, l’amministrazione da qualche giorno ha deciso di pubblicare ben 24 FAQ:si va dai problemi di accesso e di registrazione al portale Istanze on line, all’inoltro della domanda e alle modifiche anche successive; dai tipi di allegati da inviare assieme alla candidatura, alle precedenze per motivi di invalidità, fino al calcolo dell’anzianità di servizio, compresi i congedi, il dottorato di ricerca e i periodi pre-ruolo. Sul periodo di precariato, però, oltre alla validità degli anni di supplenza da aggiungere a quelli di ruolo c’è poco da dire. Perché il Miur ha chiuso la porta ai laureati che hanno svolto i cinque anni di servizio minimo previsti ma non ancora immessi in ruolo, più coloro che sono già assunti a tempo indeterminato, pure i neo-assunti nel 2017, ma che non hanno ancora svolto per vari motivi l’anno di prova. Intanto, continua a crescere il numero di domande presentate: l’ultimo dato ci dice che si è superata la quota degli 8.700 iscritti, ma la porzione più consistente è presumibile che si concentrerà a ridosso della scadenza del 29 dicembre. Un dato certo è che si svolgerà sicuramente la prova preselettiva.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il nostro sindacato conferma la linea dell’impugnazione in tribunale di tali esclusioni, secondo noi del tutto illegittime: una sentenza del Consiglio di Stato di pochi anni fa, su un caso analogo, ha infatti dato piena ragione a coloro che hanno impugnato con l’Anief il bando di concorso a preside del 2011 e, in alcuni casi, l’hanno pure vinto, visto che oggi sono dirigenti scolastici a tutti gli effetti.
Si specifica che chi vuole partecipare e dunque aderisce al ricorso deve far pervenire entro il 29 dicembre, data della scadenza della domanda, copia mezzo e-mail della delega attiva all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il sindacato ha ricevuto diverse denunce per il mancato riallineamento del servizio pre-ruolo “raffreddato” dopo sedici o più anni: è un’operazione che non avviene in automatico tramite il sistema informatico ministeriale Sidi. E dopo cinque anni sono prescritti gli arretrati.
Chi ha svolto più di quattro anni di servizio da precario e superato tra i 16 a 24 anni dall'immissione in ruolo può chiedere una consulenza a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.per conoscere la corretta posizione stipendiale. Il sindacato gli fornirà tutte le istruzioni per compilare il modello di diffida e recuperare quanto spettante prima di adire il tribunale del lavoro. Se non sono trascorsi dieci anni dall'emanazione del decreto, può ricorrere e ottenere subito il riallineamento attraverso l'immediata e integrale ricostruzione della carrieracon il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Ai sensi dell’art. 4, comma 3, del DPR 399 del 23 agosto 1988 la decurtazione di 1/3 giuridico della anzianità maturata deve essere integralmente recuperata e, conseguentemente, i dipendenti immessi in ruolo devono essere collocati nella fascia stipendiale spettante computando anche il periodo non riconosciuto ai fini giuridici all'atto della ricostruzione di carriera. In caso di inerzia o ulteriore inadempienza da parte del Miur e delle Amministrazioni competenti, anche dopo l'invio della specifica diffidaelaborata dal nostro sindacato, l'Anief ha predisposto le proceduredi preadesione al ricorsoper rivendicare in tribunale i propri diritti.
Il riallineamento della carriera non avviene in automatico tramite SIDI e dopo cinque anni sono prescritti gli arretrati. Se hai dichiarato più di quattro anni di servizio da precario e sono trascorsi da 16 a 24 anni dall'immissione in ruolo, chiedi una consulenza a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.per conoscere la tua corretta posizione stipendiale e ti forniremo tutte le istruzioni per compilare il modello di diffida e recuperare quanto spettante prima di adire il tribunale del lavoro. Se non sono trascorsi dieci anni dall'emanazione del decreto, puoi ricorrere e ottenere subito il riallineamento attraverso l'immediata e integrale ricostruzione della carrieracon il riconoscimento di tutto il servizio preruolo.
I giudici dell’Isola emanano un decreto d'urgenza con cui riconoscono la “lesione del diritto all'istruzione e all'inclusione dell'alunno disabile”: imposta al Miur l'immediata cessazione del comportamento discriminatorio, attribuendo l'immediata assegnazione del docente di sostegno per l'intero monte ore ritenuto necessario dalla equipe medica per la sua corretta integrazione e formazione. Perché “l’attesa dei tempi del giudizio di merito, potrebbe determinare una definitiva compromissione di tutti gli obiettivi indicati nel PEI e nel PED”. La sentenza si deve all’iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!”, promossa dall'Anief a tutela dei diritti degli alunni con disabilità, ai quali il Miur nega il diritto allo studio.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): La tutela dei nostri figli più deboli è per noi motivo di orgoglio. Negare il corretto apporto del docente di sostegno all'alunno con accertati problemi di apprendimento pone in essere una vera e propria discriminazione e pensare di 'risparmiare' sui loro diritti, a nostro avviso, concretizza un fallimento per il sistema pubblico di istruzione.
Tutti coloro che intendono vederci chiaro per la mancata nomina dei docenti di sostegno o delle ore non assegnate come indicato dalle commissioni mediche dello Stato possono ancora scrivere all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il ricorso per ottenere la stabilizzazione dell'organico di sostegno con la trasformazione dei posti in deroga in posti in organico di diritto fa da corollario all'azione di sensibilizzazione che l'Anief promuove da anni gratuitamente con l'iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!”