ROMA, 20 OTT - "Poco più di un miliardo di euro per oltre un milione di dipendenti porteranno aumenti ridicoli dopo il blocco decennale". Lo afferma, riferendosi al rinnovo del contratto della scuola, l'Anief sulla base della tabella sulle risorse aggiuntive dell'Atto di indirizzo chiuso e trasmesso ieri all'Aran. "Risulta - spiega - che per un milione e 100 mila lavoratori della scuola, tra docenti e Ata, sono previsti appena 31,5 euro mensili per il triennio 2016-2018, onnicomprensivi dell'assegno di indennità di vacanza contrattuale rimasto invariato. Mentre per 7 mila dirigenti sono previsti solo 66,6 euro. Ne consegue che servono anche fondi per ottenere per tutti quegli 85 euro promessi alle altre organizzazioni sindacali dalla Funzione Pubblica nell'intesa del 30 novembre scorso: ecco perché è stato detto dal Governo che i più meritevoli avranno aumenti maggiori". Secondo l'Anief c'è anche un altro aspetto del rinnovo contrattuale su cui soffermarsi: "finora nessun accenno viene fatto alla giurisprudenza sul precariato, nonostante le sentenze delle Sezioni Unite della Cassazione". "L'agognato aumento è stato gonfiato da fonti istituzionali e sindacali maggioritarie solo a parole: in pratica, arriverà loro - dichiara Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - una cifra talmente bassa da non coprire nemmeno la metà della metà del costo della vita che nel frattempo è cresciuto di quasi il 15%. Per questo chiediamo agli altri sindacati di non sottoscrivere alcun contratto di categoria a queste condizioni, anche perché c'è il fondato rischio che per avere poche decine di euro di aumento si venga ora costretti a cedere sul piano dei diritti: ci sono degli aspetti dell'organizzazione scolastica, a iniziare dall'orario di lavoro dei docenti, su cui non si transige. A queste condizioni penalizzanti, diciamo no. E invitiamo gli altri sindacati a fare altrettanto, ricorrendo in tribunale, dove i giudici non sono sottoposti a condizionamenti, compromessi o ricatti". (ANSA).