Ammontano a 6.442 i posti vacanti e disponibili per i due bandi di concorso specifici per gli insegnanti di religione cattolica: 3.083 per la secondaria di primo grado e 3.353 per il secondo grado. I posti rientrano nel limite del 70% delle cattedre in organico di diritto. Lo dice il Dossier elaborato dall'Ufficio legislativo del Senato nel commento all'articolo 5, comma 3 (Proroga del termine per il reclutamento degli insegnanti di religione cattolica) del decreto Milleproroghe in aula oggi.
Per i DSGA facenti funzione passa la proroga al 2023 per il bando che permette la partecipazione degli assistenti amministrativi alle progressioni verticali nel profilo D: la procedura, introdotta con il DM 216 del 5 agosto 2022, riguarda il 30% dei posti vacanti, in coda alle graduatorie di merito del concorso ordinario che ha inserito tutti gli idonei come richiesto da Anief. Resta valido il titolo di studio come accesso richiesto dalla legge.
Il Governo proroga per la quarta volta, stavolta al 31 agosto 2024, il mandato della componente elettiva del parlamentino della scuola: il provvedimento è arrivato con una riformulazione dell'articolo 5 che inserisce il comma 3-ter al DL Milleproroghe dopo il lavoro delle commissioni parlamentari. In aula del Senato l'esame e il voto del testo, a partire da oggi. Ufficialmente la motivazione dello slittamento è quella di volere in tal modo allineare la componente nominata con quella elettiva. Per Anief, invece, c’è altro: chi teme di confrontarsi con il parere dei lavoratori della scuola italiana?
L’Ordinanza ministeriale sulla mobilità del personale scolastico, relativa all’anno scolastico 2023/24, potrebbe essere pubblicata a breve e tra due settimane, negli ultimi giorni di febbraio, dovrebbero partire le domande on line: lo scrive la stampa specializzata, anticipando che “la presentazione delle domande su Istanze online potrebbe essere avviata già dal 24 o 25 febbraio. Una data certa sarà resa nota durante l’incontro previsto il prossimo 17 febbraio tra Ministero e rappresentanti sindacali, tra cui anche l’Anief. Il giovane sindacato, in quell’occasione, ripeterà quello che sostiene da tempo: non si possono introdurre eventuali blocchi alla presentazione della domanda che consente al personale docente e ATA di ruolo di fare domanda di trasferimento provinciale o interprovinciale oppure richiesta di passaggio di cattedra o di ruolo per il prossimo anno scolastico. Tra le novità previste, annuncia Orizzonte Scuola, il “contratto dovrebbe recepire la nuova normativa che permette a due docenti di usufruire alternativamente dei tre giorni di permesso per assistere una persona con disabilità in situazione di gravità”.
Incredibile, ma vero: il ministero dell’Istruzione ci ha detto a settembre di avere messo in cattedra tutti i docenti dal primo giorno di scuola, solo che adesso, a sei mesi di distanza, si scopre che ci sono province dove l’assegnazione di contratti annuali a tempo determinato, con scadenza 31 agosto o 30 giugno 2023, risulta ancora in corso. Accade ad esempio a Matera, dove si continuano ad assegnare dalle Graduatorie provinciali per le supplenze. Ma anche in tante scuole che, in ordine sparso, continuano a convocare per pemsupplenze da GPS e, dove esaurite, da graduatorie di istituto. Come è possibile che a metà febbraio debbano ancora essere collocati su cattedra i supplenti annuali? Con chi hanno svolto le lezioni negli ultimi 150 giorni gli alunni?