Arriva una conferma rispetto a quanto denunciato dal giovane sindacato Anief che ha attivato subito le procedure per ricorrere contro l’attuale bando.
Arriva una conferma rispetto a quanto denunciato dal giovane sindacato Anief che ha attivato subito le procedure per ricorrere contro l’attuale bando.
Alla fine anche in Romania i docenti avranno il loro importante aumento di stipendio: dopo una settimana di sciopero generale, il Governo romeno ha promesso una prima consistente rata di aumenti dal 2024, vicino al 40%, rispetto al misero 1,5% aggiuntivo dell'anno scorso e alle richieste sindacali del 60%. Si tratta di un passo in avanti vero, perché la Romania è un Paese dove il salario è la metà di quello delle forze dell'ordine e il più basso tra i dipendenti pubblici, come ho denunciato io stesso sindacato Uslip Iasi il mese scorso durante il convegno organizzato dal Cesi.
Gli stipendi del personale scolastico continuano a soffrire l’avanzamento dell’inflazione. E il Governo che fa? Non solo non stanzia un euro, ma nemmeno applica in busta paga l’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge, pari alla metà dell’incremento del costo della vita dell’ultimo periodo. Anief lo sostiene da mesi ed ha deciso che il momento dell’attesa è finito: è giunta l’ora che il personale scolastico recuperi gli arretrati dell'ultimo anno. Considerando che gli ultimi aumenti contrattuali, sottoscritti lo scorso dicembre, arrivano al 2021, "abbiamo messo a disposizione per tutto il personale della scuola, docente, educativo ed ATA un modello per recuperare l'indennità di vacanza contrattuale allineata all'inflazione per il 2022 al 2023", spiega all’agenzia Teleborsa Marcello Pacifico presidente nazionale Anief.
Stamane i tecnici del ministero dell’Istruzione e del Merito hanno illustrato ai sindacati il nuovo sistema di gestione delle assunzioni a tempo indeterminato, da utilizzare nelle prossime settimane in occasione delle stabilizzazioni con effetto 1° settembre 2023: la procedura di “Informatizzazione Nomine in Ruolo”, presentata attraverso una prova di utilizzo che ha consentito di testare gli aggiornamenti annunciati a fine maggio, si compone di un’interfaccia grafica interamente rinnovata e con importanti semplificazioni per agevolare gli aspiranti nella presentazione della domanda on line. Nel corso dell’incontro odierno è stato anche testato il sistema della cosiddetta “Fase 1” (scelta province e classi di concorso) delle immissioni in ruolo. Nei prossimi giorni saranno anche illustrate le modifiche per la “Fase 2” (scelta sede) e quelle del sistema per l’assegnazione delle supplenze (INS: informatizzazione nomine supplenze).
La scuola secondaria di II grado è quella dove la dispersione scolastica risulta molto preoccupante arrivando a sfiorare il 20%: “pur in graduale diminuzione, continua a lasciare il segno, come risulta dal portale dati del Ministero dell’istruzione e del merito”, scrive oggi la rivista Tuttoscuola ricordando che “nel 2017-18 erano stati iscritti al primo anno 578.997 studenti che, al quinto anno, nel 2021-22, erano diventati 463.986, facendo registrare 115.011 abbandoni, intervenuti nell’arco dell’intero percorso scolastico, con un tasso di dispersione scolastica del 19,86%. Praticamente si è perso o ha abbandonato 1 studente ogni 5”. La rivista ha spiegato che gli anni più a rischio abbandono, perché probabilmente si perde la motivazione allo studio, sono i primi delle superiori: quei giovani “abbandonata la scuola, possono diventare a volte manovalanza del malaffare”. Secondo l’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi, “l’emergenza educativa va sempre peggio” perchè “ci sono tanti giovani che lasciano la scuola. Questo ci deve interrogare tanto”.