Grande partecipazione alla diretta odierna: presenti il leader dell’Anief Marcello Pacifico e gli avvocati Anief Donatella Longo, Simona Fabbrini e Salvatore Russo. Prossimo incontro lunedì 6 marzo sui ricorsi per le Ferie non godute e non pagate durante i rapporti di lavoro a tempo determinato
“L’unico modo per garantire la continuità didattica è permettere ai docenti di vivere vicino alle proprie famiglie e di stare dove si sentono realmente a proprio agio, senza costrizioni”: a sostenerlo è una delle decine di migliaia di insegnanti costretti a rimanere in servizio distanti da casa per il falso mito del vincolo imposto ai neo-assunti. Intervistata da Orizzonte Scuola, la docente – costretta ogni giorno a fare tre ore di viaggio per raggiungere la scuola dove è stata immessa in ruolo in Emilia Romagna - dice che “chiedere ai docenti di scegliere tra la loro passione, il loro lavoro e la loro famiglia è disumano”.
Si è svolto oggi un incontro tra amministrazione e sindacati sugli organici del prossimo anno scolastico: da parte del Ministero, al di là delle dichiarazioni di intenti, appare sempre più evidente l'incapacità di rapportarsi col mondo della scuola ed ascoltare quanto da esso proviene, anche quando a rappresentare i problemi, per condividere e suggerire soluzioni, sono i sindacati che quel mondo lo conoscono bene. “L'allarme sulla inadeguatezza dell'organico è trasversale sui docenti, come sul personale educativo e Ata”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il sindacato oggi presente all’informativa con una delegazione composta da Chiara Cozzetto, Cristina Dal Pino e Andrea Messina.
Cancellare i vincoli sulla mobilità, superando il falso mito della continuità didattica assicurata da inutili “paletti”, percorrere la strada della stabilizzazione del personale, a partire dell’organico aggiuntivo, tornare all’insegnamento per moduli alla scuola primaria perché il maestro unico è stato un fallimento. Sono le priorità da affrontare nella scuola secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in un’intervista ad Orizzonte Scuola, il sindacalista si sofferma sul confronto tra il ministero dell’Istruzione e la Commissione Ue attraverso il quale si vorrebbe trovare una soluzione al problema italiano dello stop ai trasferimenti di decine di migliaia di docenti e al precariato di massa.
Molti insegnanti e Ata in servizio nello stipendio di febbraio hanno subito una decurtazione a causa del conguaglio annuale. La busta paga di marzo 2023, purtroppo, non sarà da meno, perché sono in arrivo le addizionali regionali e comunali: “voci” in negativo che si protrarranno fino a novembre 2023. Inoltre, per più di qualche dipendente potrebbe partire la rateizzazione del debito dovuto al trattamento integrativo relativo al D.L. 3/2020, ex Bonus Renzi da 100 euro mensili, che è stato assegnato pur non avendone i requisiti e che sempre da marzo verrà restituito nel volgere di otto mesi. L’unica risposta in positivo che si registrerà nello stipendio dei docenti e Ata sarà quella dell’indennità di vacanza contrattuale, ma si tratta di una consolazione magra: da febbraio è infatti scattata questa indennità pari però solo all’1,5%, pure una tantum per il solo 2023, e che quindi non tiene conto del tasso d’inflazione 2022-23, come prevederebbe la legge, collocata tra il 10% e il 15%.