Pubblichiamo alcuni articoli sulla scelta sofferta nel dire sì all'assunzione lontano da casa: sinora solo 1 su 9 ha detto sì. Apprezziamo le parole di Faraone sul personale ATA e ancora su esoneri vicari siamo alla farsa.
Oggi sono tornati in classe studenti e docenti dell’Alto Adige, nei prossimi giorni sarà la volta di tutti gli altri. Ma l’attenzione è tutta rivolta su Collegi dei docenti e Consigli d’Istituto, chiamati alla delicata approvazione del nuovo Piano triennale dell’offerta formativa, attraverso cui chiedere al Miur risorse strumentali, umane e finanziarie, indispensabili per attuare l’autonomia scolastica prevista dalla riforma.
Il personale ha quindi bisogno di chiarezza e unità d’intenti. Il problema è che sta accadendo l’opposto: i sindacati dei dirigenti scolastici pubblicano un loro vademecum “per ‘difendersi’ dalla riforma della scuola”, con il quale invitano i presidi a prendere tempo; i sindacati rappresentativi, anche loro prodighi di vademecum, invitano i docenti a non esprimersi. Nel creare disorientamento, il Ministero non è da meno, perchè invita i presidi a confermare gli esoneri dei vicari e a imporre tale scelta nei collegi, andando in conflitto con la Legge 107/15 approvata a luglio.
Marcello Pacifico (presidente Anief): sinora dell’ordinato avvio dell’anno scolastico, di cui tanto ha parlato il ministro, non c’è traccia. Noi stiamo dando il nostro contributo, con seminari informativi sparsi per il territorio e finalizzati a dare al personale piena coscienza sulle delibere che dovranno presto votare; sarebbe auspicabile che anche gli altri, ad iniziare dall’amministrazione, producessero comunicazioni proficue.
Le 6.243 stabilizzazioni previste a seguito dei pensionamenti vanno “scongelate”: il personale soprannumerario delle province non può essere collocato al posto di Ata precari vincitori di concorso. Altrimenti, la palla passerà ai tribunali, che si pronunceranno così sulla class action avviata nei giorni scorsi dall’Anief a favore degli Ata, per evitare che nell’anno della riforma della scuola non si proceda nemmeno a un’assunzione. Sarebbe assurdo, perché è previsto per legge e c’è la copertura finanziaria. E lo prevede, indirettamente, la stessa riforma della scuola, laddove indica che nella realizzazione del Pof va indicato “il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario”.
Pubblichiamo alcuni articoli sulle assunzioni, il piano è fallito: alla fine saranno immessi in ruolo 80mila precari su 150mila iniziali. E la metà dovrà pure spostarsi di regione.
Contestati i numeri sui docenti costretti a spostarsi da una regione all'altra. Rimarranno ancora 70mila docenti nelle GaE.
Per trovare una soluzione alla cancellazione della figura professionale prevista dalla Legge di Stabilità 2015, il dicastero di Viale Trastevere chiede di accantonare i posti dell'organico dell'autonomia, su cui però ancora si devono esprimere gli organi collegiali e non considerando che sono posti inutilizzabili per quest’anno scolastico. E soprattutto, mandando in fumo l'accordo con Mef sulle risorse aggiuntive, annunciato dal ministro Stefania Giannini soltanto qualche giorno fa.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il problema è che il Collegio dei Docenti potrebbe non ratificare la scelta del dirigente scolastico di esonerare i loro colleghi. E anche qualora approvino la proposta, sacrificando ogni cambiamento all'attuale Pof previsto dalla norma, non potrebbe tale scelta consentire esoneri per quest'anno non essendo economicamente possibile, ma soltanto giuridicamente, assegnare del personale alle scuole. Basta con gli annunci: il Miur deve trovare risorse aggiuntive subito, perché non si possono lasciare soli i dirigenti a gestire 5-6 plessi. In questo modo, la scuola diventerebbe ingestibile.
Si è svolto a Roma, presso l'istituto comprensivo Giuseppe Bagnera, il "seminario sulla riforma scolastica", organizzato dal sindacato della scuola Anief.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.