Mentre nell’ultimo biennio in Europa la percentuale di giovani fino a 24 anni privi di un’occupazione e che non seguono un percorso di formazione o educazione, passa dal 17,1% al 16,3%, in Italia si registra il livello più alto di Neet dell’Ue con il 29% (tra il 21% e il 27% in Romania, Spagna, Bulgaria, Cipro e Grecia) ma con picchi oltre il 40% in Calabria e Sicilia. Anche Eurostat ha rilevato che su appena sei regioni in Europa con il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni inferiore al 50%, quattro sono in Italia, Puglia (con il 45,7%, ndr), Campania (42,7%), Calabria (42,6%) e Sicilia mentre una è in Spagna (Ceuta) e una in Grecia ((Dytiki Ellada).
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): bisogna incentivare i lavoratori della scuola, docenti e Ata, tornando a dare loro stipendi dignitosi, iniziando a riportarli almeno al costo della vita, con un rinnovo contrattuale vero che preveda 100 euro di aumento e 5mila di arretrati; metterli nelle condizioni di lavorare meglio, riducendo il numero di alunni cui devono indirizzare il loro insegnamento. Per Meridione e Isole occorre attuare delle deroghe agli organici di personale e alla formazione delle classi, favorendo copresenze e attività pomeridiane che coprano il vuoto di offerta culturale.