In base a quanto si evince dalla Legge 107/15 e dal decreto sulle procedure emesse in queste ore dal Miur, la scelta delle discipline da maggiorare in seno agli istituti verrà decisa dai Collegi dei docenti: gli Uffici scolastici regionali, probabilmente in autunno, per espletare le fasi B e C del piano non potranno fare altro che raccogliere tutte le richieste e procedere alle conseguenti immissioni in ruolo. Ora, però se le richieste delle scuole pioveranno in larga parte sulle stesse classi di concorso, si andrebbe incontro ad un'altra beffa: i contratti a tempo determinato sarebbero molti meno di quelli assegnati e finanziati da tempo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): come se non bastasse, le graduatoria, di merito e ad esaurimento, che il Governo si vantava di voler svuotare proprio con la riforma, rimarrebbero ancora belle piane di aspiranti. Anche per evitare questa beffa, nelle prossime settimane Anief organizzerà una serie di seminari nelle scuole sulle competenze dei docenti e sui nuovi Piano dell’offerta formativa: tutti aspetti e documenti che con il nuovo anno scolastico dovranno essere rivisti sulla base di quanto indicato nella riforma.