Negativi i primi commenti dei sindacati dopo il rinvio del governo sulla "buona scuola". Cgil: "Da Renzi promesse degne di Pinocchio. Sulle promesse siamo fuori tempo massimo".
Negativi i primi commenti dei sindacati dopo il rinvio del governo sulla "buona scuola". Cgil: "Da Renzi promesse degne di Pinocchio. Sulle promesse siamo fuori tempo massimo".
Intervista al presidente Anief nel corso del servizio sulla riforma della Scuola dal minuto 2,52 al minuto 4,20 - 3 marzo ore 13.30
1) Modalità dell’anno di prova per i docenti neoassunti. Sperimentazione per l'a.s. 2014-2015
La Direzione Generale Personale della Scuola ha reso noto (Nota Prot. n. 6768 del 27.02.2015) il format innovativo
2) Simulazione Nazionale della II prova degli esami di Stato nei Licei Scientifici
Prosegue l’iter dell’attività, su iniziativa della D.G. per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
3) I “residui attivi” delle scuole non sono stati cancellati
Doverosamente riportiamo la nota (24 febbraio) dell’Ufficio stampa MIUR, secondo la quale era infondato l’allarme diffuso dai media, e da noi rilanciato con l’Aggiornamento del 12 febbraio u.s.
Dopo la rinuncia di Renzi allo strumento legislativo del decreto d’urgenza i sindacati avevano rivolto un appello: «Il premier ci ripensi».
Il sindacato boccia la decisione del Consiglio dei ministri di fermarsi alla presentazione delle linee guida degli interventi di riforma della scuola, in particolare il punto sulle assunzioni, mentre l'esame del ddl è stato rinviato di un’altra settimana: c’è la copertura per la manovra, ci sono più 90mila posti liberi, più i pensionamenti e l’organico funzionale da attuare. Perché si continua a rimandare ad oltranza? Confermiamo lo sciopero del 17 marzo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il tempo è scaduto. Se si continua così, si mette a rischio l’avvio del nuovo anno scolastico, che potrebbe essere contrassegnato da cambi di docenti in corsa e assunzioni d’ufficio prodotte dai giudici. I ripensamenti, semmai, devono essere fatti sulla cervellotica decisione di introdurre gli aumenti stipendiali per il 70% legandoli al merito, in cambio in pratica di prestazioni occasionali. Mentre gli stipendi si avvicinano alla soglia di povertà.
La cifra è stata comunicata, a seguito di un’analisi sugli organici, nel corso di un Convegno svolto a Torino sul precariato organizzato dal giovane sindacato sul vulnus tutto italiano della mancata stabilizzazione di supplenti che hanno svolto 36 mesi di servizio su posti vacanti, sul problema della ricostruzione di carriera, degli indennizzi, degli scatti per precari e neo-assunti: è una cifra reale, perché quasi l'80% dei contratti conferiti al 30 giugno negli ultimi quindici anni deve essere riconvertito al 31 agosto. Per le assunzioni vanno poi aggiunte quelle derivanti dai prossimi pensionamenti e dall’organico funzionale che l’Esecutivo si appresta a varare. E niente colpi di mano da parte del Governo: le immissioni in ruolo vanno fatte subito.
Nel corso del convegno, tra l'apertura del presidente AIGA sez. nord, avvocato Lerro, e la chiusura del presidente emerito della Cassazione, dott. De Luca, sotto la moderazione del presidente Anief e segretario Confedir, Marcello Pacifico, si sono alternati nelle relazioni il professor Menghini, gli avvocati Galleano, Miceli, De Michele, Meloni.
Oggi il CdM approverà un decreto legge con cui si dà seguito all’accordo sindacale già valido per il personale ATA della regione autonoma, facendo sparire gli attuali aumenti stipendiali: il 70% passerà per il merito, in cambio di una sorta di prestazione occasionale resa per un triennio rispetto ai crediti didattici, formativi e professionali. Risulta confermata la sola attuale indennità di vacanza contrattuale, ferma ai valori del 2009: chi sarà valutato potrà concorrere per percepire i restanti 38 euro, mentre 7 euro andrebbero allo staff del dirigente. E non ci sono risorse aggiuntive. Ma mentre a Trento, queste si potranno recuperare del fondo d'istituto, a livello nazionale si va verso il gioco dei punti con un super nucleo di valutazione. Anief non ci sta e avverte gli altri sindacati: quando diventeremo rappresentativi, non firmeremo questo tipo di accordi a perdere.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): quella in arrivo in CdM è una riforma irricevibile che lede la nostra dignità di educatori. Così si mortifica la professione. Non è la scuola del merito, non è più scuola.
Le stazioni di servizio in autostrada chiuse per due giorni, domenica 15 sciopero dei treni. Stop in marzo anche per giudici di pace e insegnanti precari.
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