Il Miur non perde il vizio di tagliare posti: da settembre 8.687 studenti in più e 2.020 Ata in meno
Anche a fronte di un considerevole incremento di allievi a livello nazionale, l’amministrazione – sempre sotto pressione del Mef per limitare le spese - non viene meno alla decisione di eliminare oltre 2mila amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. Dando seguito all’incredibile “dimenticanza” nella riforma 107/2015, nella quale non è stata prevista alcuna forma di carriera professionale, né un’immissione in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): continuare a cancellare posti di personale Ata rappresenta un errore che potrebbe costare caro. È un paradosso, perché così si mina una delle sezioni centrali della riforma, nella parte in cui prevede un’accelerazione verso l’autonomia degli istituti, anche attraverso l’immissione in ruolo di circa 50mila docenti ‘potenziatori’. Da chi verrebbe supportato – a livello tecnico, di segreteria, sorveglianza e pulizia – questo surplus di lavoro? Anche perché sono due anni che per questi lavoratori, dimenticati dallo Stato, non si fa nemmeno una stabilizzazione. Nemmeno per coprire il turn over.