No Ddl Scuola. La protesta di due docenti a Roma in camper. Appello a Mattarella: Ci riceva e rimandi la riforma alle Camere. Renzi ha spaccato il paese. Oggi a Montecitorio i sindacati della scuola in piazza. La riforma sarà votata entro il 10 luglio.
L’emendamento approvato giovedì scorso in Senato, interamente sostitutivo degli articoli da 1 a 26 del d.d.l., A.S. 1934 (8)
Completiamo l’abstract del d.d.l. in esame alla Camera e di imminente approvazione.
Assieme agli iscritti e alle Rsu di sindacati di categoria, rappresentativi e non, confederali e autonomi, ci saranno tante associazioni, movimenti e comitati di categoria provenienti dalle regioni di tutta Italia. Con loro, anche diversi comuni cittadini. Tutti assieme a dire no alla riforma, proprio mentre in Parlamento prenderanno il via le operazioni che porteranno al voto.
Marcello Pacifico, presidente Anief, si rivolge agli onorevoli che presto saranno chiamati a votare il disegno di legge nell’Aula della Camera: possono ancora fermare il più contestato progetto di riforma della scuola, da quando esiste la nostra Repubblica. Sappiano anche che se il testo dovesse passare, difficilmente sarà adottato: in primis, perché docenti e Ata non andranno oltre lo svolgimento delle attività ordinarie, in secondo luogo perché la riforma uscirà dai palazzi della politica per entrare nelle aule dei tribunali.
Si comunica che la sede ANIEF di Roma resterà chiusa il giorno 7 luglio per permettere a tutti i collaboratori di organizzare la partecipazione alla manifestazione unitaria prevista per il pomeriggio in Piazza Montecitorio.
Le attività di sportello e consulenza sono, pertanto, sospese e riprenderanno regolarmente il giorno 8 luglio.
L'appuntamento per gli iscritti ANIEF che vogliono partecipare alla manifestazione è alle ore 15:30 presso la sede ANIEF di Roma in via Leone XIII n. 464 oppure direttamente in Piazza Montecitorio alle ore 17:00.
Pubblichiamo alcuni articoli su ricorsi per mancate assunzioni e supplenze, sugli Ata dimenticati dalla riforma e sulla Riforma PA, i voti di laurea cambiano in base agli atenei.
Sono diversi i siti siciliani che d’ora in poi, si aggiungeranno a quello straordinario paesaggio culturale italiano che nelle sue vesti naturalistiche, artistiche, storiche, è considerato da tutti gli esperti come unico e simbolo dell’universale umano, degno di una cittadinanza mondiale.
Secondo Marcello Pacifico, sindacalista e docente a contratto di Storia medievale, ogni monumento è il risultato delle società storiche d’imporre una propria immagine ai posteri: sta a noi cogliere questi segni. Per riprendere quei legami culturali, politici, economici, religiosi che hanno contraddistinto la terra siciliana e lo spazio euro-mediterraneo medievale. Perché questi luoghi straordinari diventino simbolo di un incontro tra civiltà, in un mondo preda del terrore e sordo agli appelli accorati alla pace, più volte rivolti anche da Papa Francesco.
Pronte le cause dei precari esclusi dalla stabilizzazione. L'anief ne prevede 50mila.
La Riforma della scuola è in dirittura d'arrivo, ma l'approvazione del ddl non esaurirà le problematiche connesse alla stabilizzazione dei precari, né quelli relativi al risarcimento del danno. E' quanto affermato da Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief e segretario organizzativo Confedir.
Per Anief questa facoltà spetta al personale di diritto ogni anno. In caso contrario sarà nuovamente. Il sindacato, a tal proposito, invita tutto il personale, docenti e Ata, a presentare la domanda dopo la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, al di là dell’assunzione su posti di sostegno.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il diritto alla famiglia è protetto dalla Carta europea dei diritti dell’uomo, da precise direttive UE e dalla nostra Costituzione, così come quello alla mobilità nella ricerca del lavoro. Abbiamo già ottenuto, nel 2013, la riduzione a un triennio del blocco quinquennale introdotto per far fronte alla vittoria sul trasferimento a ‘pettine’ dei precari all’atto dell’aggiornamento delle GaE, in vista del piano di 67mila assunzioni. Anche stavolta ricorreremo, così pure per far dichiarare incostituzionale la chiamata diretta del preside-manager.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.