Diversi uffici scolastici hanno concesso un monte ore per ogni scuola non andando oltre la proporzione di un docente per due alunni, anche con disabilità grave: l’allievo viene, pertanto, affiancato dall’insegnante di sostegno per non più di 11 ore settimanali alla primaria (anziché 22) e 9 ore a settimana nella scuola secondaria (anziché 18). In un istituto superiore di Roma risultano, ancora, 32 alunni iscritti di cui 3 con bisogni speciali: tuttavia, secondo l’articolo 11 del Dpr n. 89/09 le classi iniziali di ogni ordine e grado vanno costituite con non più di 20 alunni. Scarseggiano poi gli Aec, gli assistenti educativi culturali, per via dei tagli ai finanziamenti agli enti locali. Vi è, ancora, la denuncia di una madre presentata al nostro sindacato in merito alla scorretta assegnazione di ore di sostegno al figlio disabile e ai docenti “ballerini” a lui assegnati presso un istituto capitolino. L’azione giudiziaria rimane, pertanto, l’unica via per restituire alle famiglie i propri diritti e numerose sentenze favorevoli già emesse dai giudici lo confermano.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): sono sempre più numerose le richieste da parte dei genitori, costretti a ricorrere in tribunale per farsi riconoscere le ore settimanali previste dalla legge. Anief ribadisce la gratuità dell’azione giudiziaria per le famiglie che si rivolgono al sindacato per vedere rispettata la corretta assegnazione del docente di sostegno e per tutte le ore prefissate. Non è solo un problema di mancato adeguamento di organico, ma di pieno rispetto della sentenza pilota n. 80/10 della Consulta.
Il sindacato ha, per queste ragioni, riattivato l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”, mettendo a disposizione delle famiglie un modello di lettera per richiedere sin dal primo settembre le ore di sostegno per l’intera durata dell’orario di servizio settimanale dell’insegnante specializzato: se non saranno erogate le ore di sostegno necessarie in questi primi giorni di scuola o in caso di inadempienze, le segnalazioni possono essere già raccolte dal sindacato inviando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.