La richiesta proviene dal Congresso nazionale Anief, che ha approvato all’unanimità una mozione-chiave, proposta dai delegati Marco Giordano, Stefano Cavallini e Giovanni Portuesi, per tracciare gli atti d'indirizzo dell'associazione sindacale per il prossimo quadriennio: perché non si può fallire, anche stavolta, il riconoscimento del giusto valore della professionalità dei docenti, del personale educativo e del personale Ata. Il sindacato punta dritto verso una nuova stagione dei diritti, all’insegna della piena e compiuta parità di trattamento tra personale della scuola, docente e non, con contratto a tempo determinato e di ruolo. Sono anche maturi i tempi perché sia riconosciuto a tutti gli insegnanti l’elevato rischio psico-fisico connesso allo svolgimento della funzione docente, senza alcuna distinzione di ordine e grado.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): è l’ora di abbandonare quella visione politico-economica che in questi anni troppe volte ha guardato alla scuola solo come una voce di bilancio da tagliare. Occorre attuare forti segnali di discontinuità con quel recente passato: per farlo, bisogna partire dal nuovo contratto, anche per il personale precario, che svolge le stesse mansioni di quello di ruolo ma con un trattamento decisamente più sfavorevole. Occorre discontinuità e per farlo bisogna puntare al nuovo contratto: per segnare quella svolta che non solo la Scuola, ma tutto il Paese, vuole e pretende.