Rassegna stampa su Assunzioni nelle scuole, il Miur dimezza il contingente: chiesti solo 32.500 posti anziché 60mila e su Italia "pecora nera" dell'area Ocse per età dei prof, pochissimi under 30 e la tendenza è a peggiorare.
Rassegna stampa su Assunzioni nelle scuole, il Miur dimezza il contingente: chiesti solo 32.500 posti anziché 60mila e su Italia "pecora nera" dell'area Ocse per età dei prof, pochissimi under 30 e la tendenza è a peggiorare.
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Ancora 4 giorni per candidarsi alla selezione pubblica per la creazione di una graduatoria: La scadenza è fiassata per il prossimo 25 luglio. (leggi tutto…)
Personale docente, educativo ed ATA: utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2014/2015
La Direzione Generale del personale scolastico - Uff. IV ha diramato con riferimento alla Ipotesi di CCNI sottoscritta il 26.3.2014, la nota n.7210 del 17.07.2014, con precisazioni sulle modalità di presentazione delle domande. Riportiamo in parte.
“… si ritiene opportuno fornire alcune precisazioni:
Pubblichiamo alcuni articoli sui ritardi nell'assunzione dei vincitori del concorso a cattedra.
ANIEF informa che il termine per l’adesione ai ricorsi al Presidente della Repubblica per l’inserimento/reinserimento in GaE è stato prorogato al 23 luglio 2014.
A pochi giorni dall’individuazione del contingente per le immissioni in ruolo dell’a.s. 2014/15, il Capo Dipartimento Miur Luciano Chiappetta ammette: ci sono Regioni, come Lazio e Toscana, e alcune classi di concorso, come Lettere, dove per le nomine siamo all’anno zero.A causa di errori di calcolo e programmazione, già un anno fa oltre 2mila candidati pronti per essere immessi in ruolo rimasero al “palo”.
Le motivazioni vanno rintracciate nella politica al risparmio adottata per organizzare la selezione dei prof. Il Governo Monti per selezionare 11.542 docenti, a fronte degli oltre 320 mila candidati iniziali, ha ridotto i compensi a pochi “spiccioli”: un ‘gettone’ di 50 centesimi lordi a compito corretto, più un forfait di circa 209 euro. A queste condizioni, in pochi si sono assunti l’onere di correggere i compiti e assumersi responsabilità non indifferenti. E chi lo ha fatto si è pentito strada facendo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): prima di bandire un nuovo concorso, il Miur non commetta gli stessi errori. E si ricordi che ci sono tanti candidati idonei che hanno superato una prova preselettiva, tre verifiche scritte e due colloqui. Un concetto ribadito dal Consiglio di Stato solo alcuni giorni fa.
Dal giudice europeo parere positivo al ricorso dei sindacati che chiede l'assunzione oltre i 36 mesi: "Non si combatte l'abuso dei contratti a tempo determinato".
Notizie contraddittorie sui i precari storici della scuola. Mentre il governo medita di cancellare le graduatorie d'istituto - che annoverano quasi 300mila supplenti - il giudice europeo dà parere positivo al ricorso dei sindacati che - appellandosi alla normativa europea in materia di precariato - chiede l'assunzione di tutti i supplenti che hanno prestato servizio ininterrotto per almeno 36 mesi. Secondo le stime sindacali, si tratterebbe di un numero di soggetti variabile tra 100mila e 140mila, che fra qualche mese potrebbero coronare ope legis il sogno della cattedra fissa. E niente più andirivieni da una scuola all'altra ancora per chissà quanti anni. La questione è stata sollevata per prima dall'Anief che ha patrocinato diversi ricorsi al giudice del lavoro per l'applicazione della direttiva europea sul divieto di abuso dei contratti a tempo determinato nella scuola.
Maciej Szpunar: “non può essere considerata come giustificata da ragioni obiettive”. Prende largo la tesi sull’incoerenza tra l’abuso di precariato nelle scuole italiane rispetto alla clausola 5 della Direttiva UE 1999/70 che impone agli stati membri l’adozione di misure preventive e sanzionatorie. L’ultima parola spetta alla Corte, che si esprimerà in autunno, ma per oltre 100mila supplenti italiani si aprono le porte dell’assunzione.
Secondo Sergio Galleano, uno dei legali che tutela i ricorrenti Anief a Lussemburgo, “il tono delle conclusioni depositate non sembra lasciare molto spazio ad una soluzione diversa”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): crescono le nostre speranze per un epilogo a favore di migliaia di lavoratori della scuola che hanno creduto nella tutela del sindacati. Perché in caso di esito favorevole, Italia i giudici del lavoro non potranno che darne esecuzione. E lo Stato non potrà fare altro che stabilizzare in fretta 100mila docenti e 25mila Ata che operano su posti vacanti: altrimenti riceverebbe multe salatissime, anche di miliardi di euro, da mettere in carico alla collettività.
Pubblichiamo alcuni articoli sul parere favorevole alle tesi dell'Anief dell'avvocato generale nella causa per la stabilizzazione dei precari della scuola presso la Corte di Giustizia europea.
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