Negli ultimi giorni una serie di sentenze ha stabilito la poca lungimiranza con cui siano state allestite e si sia bloccato l’accesso nelle GaE a chi, invece, ne avesse pieno diritto. A favore dei diplomati magistrali esclusi, si sono posti i Tribunali di Rieti e di Nocera Inferiore; il Tar del Lazio ha dato ragione, poi, ai docenti illegittimamente inseriti in quarta fascia nel 2012. Via libera al reinserimento nelle liste di attesa provinciale da parte del tribunale di Napoli.
Chi fosse interessato a impugnare il trattamento iniquo, subito dall’amministrazione scolastica sulle GaE, può consultare la “sezione ricorsi” sul sito internet Anief.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non è un caso se dal conto annuale, pubblicato in queste ore dalla Ragioneria generale dello Stato, risulti che tre precari su quattro della pubblica amministrazione appartengono alla Scuola: si tratta di oltre 100mila docenti e 40mila Ata, che continuano a essere osteggiati per completare il loro naturale processo di stabilizzazione: tuttavia, se in un altro Paese moderno europeo tutto questo sarebbe stato favorito, come indicato dalla stessa UE, nella nostra Penisola tale processo continua a essere osteggiato. Se questo Governo, come ha dichiarato, vuole davvero voltare pagina sul fronte dei supplenti condannati a tale vita, colga dunque l’occasione per permettere da subito l’aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento, in contemporanea a quelle d’Istituto, il cui aggiornamento è previsto nella prossima primavera.
Strabiliante successo Anief presso il TAR del Lazio con una sentenza, prima in assoluto nel suo genere, destinata a segnare la storia delle Graduatorie a Esaurimento e dei docenti illegittimamente inseriti in IV Fascia nel 2012 senza possibilità di passare nella corrispondente III fascia all'atto dell'aggiornamento 2014.
L'Avvocato Salvatore Russo ottiene pieno successo per i nostri iscritti con l'immediato annullamento dell'atto ministeriale illegittimo (il DM 235/2014) e conseguente condanna per il MIUR al pagamento di 3.000 Euro di spese di soccombenza. Marcello pacifico (Anief-Cisal): “Non avevamo dubbi, la IV fascia, così come intesa dal MIUR, non poteva rispettare i canoni costituzionali. Ora procederemo a ricorsi per quanti hanno mancato l'immissione in ruolo a causa dell'illegittima collocazione in IV fascia”.
L'Anief non si ferma e continua a tutelare in tutte le sedi opportune i diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'a.s. 2001/2002. Ottenuto l'inserimento di altri 20 docenti e l'immissione in ruolo da piano straordinario di una precaria con diritto alla “riserva del posto” da sempre esclusa dal MIUR.
Altri due tribunali del lavoro danno piena ragione a quanto sostenuto dall'Anief sul diritto all'inserimento in GaE dei docenti con diploma magistrale abilitante illegittimamente esclusi dal MIUR anche dalla possibilità di partecipare al piano assunzionale straordinario indetto a seguito della Legge 107/2015. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga, Antonio Salerno e Salvatore Russo continuano la lunga serie di successi in tribunale con due nuove vittorie ottenute presso il Tribunale del Lavoro di Nocera Inferiore (SA) e Rieti. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Fino a che il Governo resterà sordo alle pressanti richieste di riaprire le GaE che arrivano da parte del nostro sindacato in nome dei tanti precari che da anni consentono con il proprio contributo professionale il corretto svolgimento delle attività didattiche e che aspirano al loro giusto diritto ad accedere alla stabilizzazione della propria posizione lavorativa, l'Anief non si risparmierà e continuerà ad agire in tutte le sedi opportune per promuovere e tutelare i loro diritti, ormai da troppi anni negati”.
ROMA, 22 GEN - "Il Miur pubblica modalità e scadenze per lasciare prima il lavoro, ma le utilizzeranno in pochi perché è troppo alto il prezzo": lo afferma in una nota l'Anief, ricordando che le deroghe ai requisiti Monti-Fornero, contenuti in una doppia Circolare pubblicata nelle ultime ore, riguardano diverse opzioni di anticipo pensionistico. Per l'opzione donna, sottolinea l'associazione, "viene spiegato che la domanda di dimissione deve essere presentata utilizzando la procedura web Polis istanze on line che sarà resa disponibile dal 27 gennaio al 28 febbraio. Per l'ottava salvaguardia degli esodati, rivolta a chi è in congedo per assistere figli con disabilità grave, è possibile presentare la candidatura presso l'Ispettorato territoriale entro il 2 marzo; successivamente, sarà dato sapere se si rientra in questa categoria. Per quanto attiene invece l'Ape, il Ministero dell'Istruzione fa sapere che non sono ancora stati varati i decreti attuativi con le indicazioni per poter accedere all'anticipo pensionistico e sarà necessario attendere tali direttive. Per tutti, in ogni caso, la riduzione dell'assegno di quiescenza è assicurata". "Siamo all'assurdo - afferma Marcello Pacifico - perché l'importo della pensione deve necessariamente corrispondere ai contributi versati per una vita lavorativa. È comunque bene che i lavoratori si sappiano districare in questo ginepraio di leggi e novità sui requisiti, per questo motivo - fa sapere da ultimo - abbiamo predisposto un servizio di consulenza per tutti coloro che sono interessati al pensionamento".
L'Anief ottiene una nuova vittoria in tribunale, con piena conferma del diritto al reintegro nelle GaE dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di permanenza/aggiornamento all'atto delle periodiche aperture delle Graduatorie a Esaurimento. Il rientro in graduatoria continua ad essere confermato dai Giudici e il MIUR continua a essere condannato per l'illegittimità del suo operato.
Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Michele Speranza danno nuovamente una sonora lezione al MIUR in tribunale con la piena conferma della solidità delle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato. È una sentenza esemplare quella emanata dal Tribunale del Lavoro di Napoli che condanna senza riserve il Ministero all'immediato reinserimento del docente cancellato e al pagamento delle spese di soccombenza.
I tribunali del lavoro continuano a dare ragione all'Anief sul diritto dei lavoratori precari a percepire le medesime progressioni stipendiali riconosciute ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato e a condannare il Ministero dell'Istruzione per abuso e illegittima reiterazione di contratti a termine. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Irene Lo Bue e Guglielmo Abbate ottengono due nuove sentenze che condannano il Ministero dell'Istruzione a risarcire due docenti per un totale che supera i 50.000 Euro. Ancora possibile aderire gratuitamente ai ricorsi Anief.
Nulle le possibilità del MIUR di ottenere ragione quando in tribunale arrivano i legali Anief che con il loro costante impegno e la professionalità che li contraddistingue riescono sempre a ottenere ragione nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola. Con due nuove sentenze emanate dai tribunali del Lavoro di Reggio Emilia (Avv. Lo Bue) e Santa Maria Capua Vetere (CE), patrocinata sul territorio dall'Avv. Abbate, due docenti ottengono finalmente il giusto riconoscimento del grave danno subito per anni a causa dell'illegittima condotta del Ministero dell'Istruzione. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ancora una volta abbiamo saputo dimostrare con i fatti che i diritti dei lavoratori della scuola possono essere tutelati anche attraverso le giuste e sapienti azioni legali, ottenendo rispetto per il lavoro svolto da tanti docenti e ATA con contratti a termine e per periodi superiori ai 36 mesi di servizio”.
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