Nella relazione tecnica di Montecitorio, si spiega che la decisione è “finalizzata a facilitare la pianificazione dei posti da bandire nel concorso previsto dalla L. 107/2015”. Il sindacato reputa un grave errore far slittare al 2018/19 l’aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento. Perché gli elenchi da cui devono essere reclutati gli insegnanti per il 50% dei posti vacanti, nei prossimi anni, devono essere aggiornati e riaperti a tutto il personale abilitato.
Marcello Pacifico (presidente Anief): se nell’anno in corso il 75% delle supplenze al 30 giugno è stato assegnato ai precari della II e III fascia delle graduatorie d’istituto, c’è un motivo. È quello della chiusura delle GaE e il loro aggiornamento triennale. La scelta, quindi, di una proroga è insensata. L’unica motivazione legata ai posti da mettere a concorso resta soltanto una scusa, peraltro, incomprensibile. Anche perché, al momento, per i docenti della scuola dell’infanzia vi sono scarsissime possibilità di stabilizzazione. Per questo, presenteremo nei prossimi giorni nuove richieste emendative ai Senatori. E in assenza di una risposta positiva del Parlamento, saremo costretti a ritornare dai giudici per far dichiarare la norma incostituzionale.