Dalla Toscana è giunto il buon esempio per bypassare la soglia prevista dalla Buona Scuola, anche laddove il numero di vincitori è ridotto e vi sono diversi posti messi a bando che rischiano di andare persi. I candidati sono riusciti a conoscere la valutazione ottenuta nella prova orale, la valutazione dei titoli presentati in fase di iscrizione al concorso e la posizione che occuperebbero nel caso in cui la normativa cambiasse. Un’altra modifica da apportare, altrettanto urgente, è quella dell’ennesimo rinvio riguardante l’immissione in ruolo di diverse migliaia di docenti della scuola dell’infanzia sul “potenziamento” degli istituti. Stiamo parlando di uno dei buchi della riforma approvata in via definitiva dal Parlamento nel luglio 2015, che fa il paio con un’altra clamorosa “dimenticanza”: quella di almeno 20mila Ata.
Marcello Pacifico (presidente Anief): “Sembra che chi opera nella scuola debba essere condannato ad un’attesa infinita: vale per gli anni di precariato, i pagamenti dei supplenti ‘brevi’, ma anche per la ricostruzione di carriera o per i casi clamorosi come i Quota 92, ancora oggi non sanati seppure vittime di un errore clamoroso di chi ha scritto la riforma pensionistica Monti-Fornero. Noi, però, non ci arrendiamo: Anief ha già previsto che nel corso della prossima settimana chiederà adeguate proposte emendative alla Legge di Bilancio: l’obiettivo è far correggere i tanti punti oscuri o negativi della 107/15, alla luce della prassi e delle difficoltà oggettive riscontrate ad un anno della sua applicazione”.