POLITICA - Renzi: "Auguri ai nuovi 71.643 assunti". Anief: "Ad altissimo rischio le immissioni in ruolo degli amministrativi".
Continua a leggere
POLITICA - Renzi: "Auguri ai nuovi 71.643 assunti". Anief: "Ad altissimo rischio le immissioni in ruolo degli amministrativi".
Continua a leggere
Ecco il computo delle cattedre che non andranno assegnate: almeno 2mila i posti in più rispetto alle domande, altre 10mila domande sono irricevibili ed ulteriori 3mila posti non verranno assegnati tramite GaE e graduatorie di merito per mancanza di aspiranti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): a complicare tutto ci si è messa la stessa amministrazione, che invece di fare chiarezza ha pubblicato delle FAQ discordanti. Confermando la mancanza di rispetto per i tanti precari che dopo aver servito lo Stato per anni sono stati sottoposti al ricatto dell’assunzione a centinaia di chilometri da casa, in barba al diritto di famiglia; in secondo luogo per la nostra Costituzione e per la Carta europea dei diritti dell’uomo. Pertanto la via del ricorso è lecita, oltre che al momento l’unica praticabile.
Pubblichiamo alcuni articoli su precariato, il Governo perde la scommessa: doveva sparire, ma 60mila docenti delle GaE non entreranno di ruolo, su mancate assunzioni personale Ata, dal Miur una risposta minimale, Anief avvia il contenzioso e su Piano straordinario di assunzioni: è migrazione da Sicilia e Campania.
Un docente su cinque sarà assunto in una regione diversa da quella scelta. LA TABELLA CON TUTTE LE CIFRE.
Schiaffo dei precari al Governo: ci sono almeno 2 mila posti in più rispetto alle domande, ma 15 mila docenti, più della metà campani e siculi, dovranno abbandonare affetti e trasferirsi nel Nord. Con valige anche pugliesi, lucani, romani, abruzzesi, toscani. Liberi nella sola fase C 4 mila posti tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Manca anagrafe regionale dei 18.476 posti residuali delle prime fasi. Assunzioni al buio senza pubblicità degli atti e per e-mail. Anief chiede nella legge di stabilità nuove regole su mobilità e incremento di 10 mila posti per l'organico potenziato nel Sud del Paese. Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): Se è vero che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro, non è giusto sfruttare per tanti anni i precari per poi deportarli dove si vuole. Il diritto al lavoro non può e non deve distruggere il diritto alla famiglia.
ROMA Un Ferragosto che di certo verrà ricordato dall'intero mondo della scuola, diviso tra assunzioni e polemiche. Ieri infatti, dopo quasi un anno di confronti e proteste, si è chiusa la procedura online per il piano nazionale di immissioni in ruolo dei docenti precari, previsto dalla legge 107 della Buona Scuola: un piano a cui, nonostante le contestazioni, hanno aderito oltre 70mila supplenti. E così oggi, archiviata la procedura per le fasi B e C previste dal piano straordinario di assunzioni, si volta pagina: si passa alle immissioni in ruolo.
Schiaffo dei precari al Governo: ci sono almeno 2 mila posti in più rispetto alle domande, ma 15 mila docenti, più della metà campani e siculi, dovranno abbandonare affetti e trasferirsi nel Nord. Con valige anche pugliesi, lucani, romani, abruzzesi, toscani. Liberi nella sola fase C 4 mila posti tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Manca anagrafe regionale dei 18.476 posti residuali delle prime fasi. Assunzioni al buio senza pubblicità degli atti e per e-mail. Anief chiede nella legge di stabilità nuove regole su mobilità e incremento di 10 mila posti per l’organico potenziato nel Sud del Paese.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): Se è vero che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro, non è giusto sfruttare per tanti anni i precari per poi deportarli dove si vuole. Il diritto al lavoro non può e non deve distruggere il diritto alla famiglia.
Ma continueranno a percepire lo stipendio da precari se non ricorreranno in tribunale. Quasi una cattedra su due sarà assegnata a sorte nella fase B residuale a uno dei 71 mila aspiranti che hanno presentato domanda, al netto dei ricorrenti abilitati esclusi dal piano che hanno seguito le indicazioni del sindacato, sperando che s'incontri la domanda con l'offerta (le abilitazioni dichiarate con le delibere del collegio). Sono 60 mila, quasi la metà abilitati nell'infanzia, i precari che rimarranno nelle Gae in attesa di una delle 90 mila supplenze al 30 giugno in palio che, però, l'anno scorso sono state assegnate per lo più ai docenti abilitati inseriti nelle graduatorie d'istituto.
Possono aderire abilitati non inseriti in GaE, abilitati inseriti con riserva per ricorso pendente o per conseguimento titolo dopo il 30/06, docenti di ruolo, docenti inseriti nelle graduatorie di Trento o Bolzano. Per aderire è necessario aver inviato entro il 14 agosto il modello cartaceo predisposto dal sindacato. Adesioni on line entro il 31 agosto.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.