Dal Focus ministeriale, pubblicato in queste ore, si evince che “l’incidenza degli alunni con disabilità sul totale degli alunni frequentanti le scuole italiane, considerate nel loro complesso, è progressivamente aumentata nel corso dell’ultimo decennio; infatti, nell’a.s. 2014/2015 tale percentuale si è attestata intorno al 2,7%, mentre nell’a.s. 2004/2005 era pari all’1,9%”. Per coprire questo incremento notevole, pari al 40% di iscritti, la quota dei docenti di sostegno a tempo indeterminato sul totale dei docenti è passata dal 48,1% al 62,8%. Ma espresso in numeri, ciò corrisponde ad appena 96mila posti coperti con personale di ruolo, a fronte di quasi 130mila necessari. E la riforma non ha cambiato di molto le cose.
Marcello Pacifico (presidente Anief): senza un piano di copertura dei posti vacanti, anche nei prossimi anni, con il numero di alunni in costante aumento, staremo qui ancora a parlare di mancato rispetto del rapporto 1 docente ogni 2 studenti, ribadito dalla sentenza della Consulta 80/2010. E di una riforma del sostegno ‘zoppa’, perché incentrata su aspetti marginali, anziché sul più importante: la soppressione dei posti in deroga.
Dal Focus ministeriale, pubblicato in queste ore, si evince che “l’incidenza degli alunni con disabilità sul totale degli alunni frequentanti le scuole italiane, considerate nel loro complesso, è progressivamente aumentata nel corso dell’ultimo decennio; infatti, nell’a.s. 2014/2015 tale percentuale si è attestata intorno al 2,7%, mentre nell’a.s. 2004/2005 era pari all’1,9%”. Per coprire questo incremento notevole, pari al 40% di iscritti, la quota dei docenti di sostegno a tempo indeterminato sul totale dei docenti è passata dal 48,1% al 62,8%. Ma espresso in numeri, ciò corrisponde ad appena 96mila posti coperti con personale di ruolo, a fronte di quasi 130mila necessari. E la riforma non ha cambiato di molto le cose.
Marcello Pacifico (presidente Anief): senza un piano di copertura dei posti vacanti, anche nei prossimi anni, con il numero di alunni in costante aumento, staremo qui ancora a parlare di mancato rispetto del rapporto 1 docente ogni 2 studenti, ribadito dalla sentenza della Consulta 80/2010. E di una riforma del sostegno ‘zoppa’, perché incentrata su aspetti marginali, anziché sul più importante: la soppressione dei posti in deroga.
Presentata ai sindacati una bozza che diversifica il trattamento delle domande sulla base dell'anno di immissione in ruolo o del tipo di posto accettato nelle fasi 0 A B e C del piano straordinario di stabilizzazione.
Alla luce di tutto ciò, Anief invita l'amministrazione o a procedere secondo le vecchie regole, garantendo la mobilità di tutto il personale neo assunto o sovrannumerario. Oppure a definire preliminarmente gli ambiti territoriali che sostituiranno i movimenti inter-provinciali. A tal fine, il giovane sindacato ha presentato al Governo uno specifico emendamento al decreto Milleproroghe 2016 sulla conferma della presentazione della domanda di assegnazione provvisoria in deroga al vincolo triennale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): quello proposto è un modello improponibile, che rischia di produrre trattamenti iniqui, con ripercussioni importanti per decine di migliaia di docenti, le loro carriere e il loro affetti. È una proposta, che se confermata nel contratto, si prospetta sin d’ora foriera di ricorsi. Altrimenti si calpesta l’articolo 8 della Cedu e i principi costituzioni che tutelano il personale. Mentre lo Stato deve tutelare sia il buon andamento della scuola e della Pubblica Amministrazione, sia la salvaguardia del diritto alla famiglia.
Progettare il censimento delle Torri costiere dell'Abruzzo per la loro preservazione e valorizzazione turistica creando continuità col modello Pugliese.
Centro Polifunzionale - via Mazzini, Pineto - Teramo. Interviene il prof. Marcello Pacifico.
Pubblichiamo alcuni articoli sul convegno M5S su 180mila precari dimenticati, sulle assunzioni, 16mila su 102mila non sono state assegnate: ora il Miur le dà ai supplenti risparmiando sui mesi estivi. Ancora, domani la Giornata internazionale delle persone con disabilità: marcia indietro del Governo sulla riforma del sostegno, il danno e la beffa e su Area Ocse, l’Italia spende meno di tutti.
Il tema sarà: “II fascia d’Istituto: ripartiamo da qui”. Saranno presenti parlamentari, rappresentanti di coordinamenti, associazioni e sindacati. L’obiettivo è superare le divisioni e unire le forze, al fine di presentare al Governo una proposta forte e condivisa da tutti: abilitati con Tfa, Pas, Sfp e magistrali.
Tra loro ci sarà anche Marcello Pacifico, il presidente nazionale del sindacato Anief che proprio in queste ore ha incassato il via libera dal Consiglio di Stato sugli abilitati ricorrenti con diploma magistrale: il loro inserimento in Graduatoria a Esaurimento “con riserva” non autorizza l'Amministrazione a negare la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato.
Sonora lezione impartita dall'ANIEF al MIUR in Consiglio di Stato sulla corretta applicazione delle Ordinanze emanate in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002: il Consiglio di Stato bacchetta il MIUR per aver operato in modo illecito e chiarisce che l'inserimento in Graduatoria a Esaurimento “con riserva” non autorizza l'Amministrazione a negare la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato ai ricorrenti. Gli Avvocati Tiziana Sponga, Sergio Galleano e Vincenzo De Michele piegano il MIUR in udienza e ottengono piena ragione in favore dei nostri iscritti, tutti ricorrenti destinatari di Ordinanze favorevoli emanate dallo stesso Consiglio di Stato, con la conferma che il loro inserimento nelle GaE, in attesa di definizione nel merito del contenzioso, non deve impedire la giusta aspettativa dei ricorrenti alla stipula di qualsivoglia tipologia di contratto di lavoro.
Si tratta, in particolare, delle cattedre relative alle fasi B e C del piano di assunzioni non utilizzate per le stabilizzazioni (rispettivamente 7.678 e 7.793) e che ora il Ministero ha deciso di voler assegnare ai precari attraverso dei contratti a tempo determinato con scadenza che si ferma al 30 giugno 2016. Ma la legge non dice questo. L’amministrazione sostiene che probabilmente i contratti verranno prorogati in seguito. Ma non spiega da chi. Il timore è che possa essere l’ennesima facoltà fornita ai presidi dalla riforma.
Marcello Pacifico (presidente Anief): eppure tutti i posti rimasti vacanti dopo le operazioni di immissione in ruolo, devono essere per legge assegnati al 31 agosto. Qualora il docente precario non viene contrattualizzato su supplenza annuale intera, può rivendicare in tribunale l’assegnazione dei due mesi mancanti.
Le pressioni del sindacato sembrano produrre i primi effetti positivi: non si raddoppieranno gli anni di permanenza sul delicato ruolo e perde consensi pure la cosiddetta ‘medicalizzazione’ dell’insegnante specializzato nella didattica agli alunni disabili. La doppia novità, che avrebbe danneggiato gli alunni, non è più prevista nella delega da approvare entro i prossimi 12-18 mesi, hanno assicurato gli esperti di settore, incaricati dal Governo, ai tanti dirigenti e alle parti sociali che stanno collaborando al nuovo testo di riforma. Via libera alla formazione di base per tutto il personale scolastico, con 10mila docenti che faranno da tutor.
Marcello Pacifico (presidente Anief): se si vuole migliorare il servizio, si cominci ad assumere gli oltre 12mila docenti specializzati con i corsi Tfa sostegno e di scienze della formazione primaria, relegati a fare le supplenze sulle graduatorie d’Istituto. Il rispetto del rapporto 1 docente ogni 2 studenti e anche il diritto alla deroga ribadito dalla sentenza della Consulta n. 80/2010 sono diritti inalienabili.
Elena Duccillo (responsabile settore Sostegno Anief): i veri nodi da sciogliere sono quelli dell’approvazione di norme che permettano una migliore gestione e organizzazione lavorativa, centrata sul discente, e la reale l’applicazione delle tante buone leggi già esistenti che sono sistematicamente violate o private della copertura economica. Tutte contraddizioni che noi docenti di sostegno viviamo ogni giorno sulla nostra pelle e su quella degli alunni che seguiamo.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.