Risultano simili sia le motivazioni che i modelli di domanda cartacea, per far accedere al piano straordinario di immissioni in ruolo, previsto dalla Legge 107/15, anche i precari ingiustamente lasciati fuori. Ma Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda sposano la fisionomia battagliera del giovane sindacato anche su altri passaggi della riforma: l’illegittima esclusione dalle immissioni in ruolo dei docenti della scuola dell’infanzia e degli Ata, le minacce alla libertà d’insegnamento, la chiamata diretta, il merito, le incursioni in materia contrattuale. Per Tuttoscuola è il segno dell'ormai scarsa fiducia che anche i Confederali ripongono nelle tradizionali forme della lotta sindacale e nello stesso strumento della contrattazione.
Marcello Pacifico (presidente Anief): abbiamo tracciato la strada, convincendo i cinque sindacati rappresentativi della scuola a seguirci. Certo, fa un certo effetto trovarsi in compagnia di quelle stesse sigle che per anni hanno sostenuto che l’Anief non faceva sindacato, perché utilizzava l’arma ‘impropria’ del tribunale. Ma il tempo è galantuomo. Soprattutto con chi, come l’Anief, è riuscito a inanellare vittorie su vittore nelle aule di giustizia. Portando a casa risultati tangibili. Mentre gli altri sindacati, ora ravveduti, continuavano a firmare accordi a perdere.
Secondo il ministro "il sindacato si oppone all'idea che noi, con questo piano assunzionale mettiamo una riga; grazie alla riforma, coloro che vogliono fare l'insegnante hanno la possibilità "di trovare un concorso alla fine del loro percorso e non di mettersi in una graduatoria, gestita molto spesso dai sindacati e rimanere in una condizione di limbo per i successivi 20 anni di carriera".
Replica di Marcello Pacifico (presidente Anief): vincere un concorso non significa affidarsi a qualcuno. Questo genere di prassi, semmai, è vicina alla cooptazione universitaria. In Italia le graduatorie dei precari derivano da norme troppo spesso incaute e discriminanti, con l’amministrazione scolastica che, anziché mitigarne gli effetti negativi, ne esalta le imperfezioni. Cosa dovrebbero fare i precari? Subire passivamente gli errori di un potere legislativo non in grado di governare le procedure su supplenze e immissioni in ruolo?
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal) replica alle intenzioni espresse dai rappresentanti dell’Esecutivo di riformare il quadro: basti pensare che il più grande sciopero della scuola ha visto il sindacato rappresentativo convergere su una data scelta dal sindacato di base. La realtà è che chi sciopera è sempre il lavoratore e ci perde pure i soldi. Si vogliono introdurre nuove norme regolatorie? Allora si cambi la dittatura dei numeri di iscritti ‘taroccati’. L’Italia non può continuare a muoversi in splendida solitudine, perché ha dei doveri internazionali cui sottoporsi: se però si vogliono approvare delle leggi autoreferenziali, imposte erga omnes, con i diretti interessati ignari o contrari, siamo pronti a una dura battaglia nei tribunali, italiani ed europei.
Dopo l'accoglimento d’urgenza delle ultime ore da parte del Consiglio di Stato, i giudici del lavoro e dei Tar saranno investiti delle aspettative di decine di migliaia di docenti precari: ignorati dal Parlamento e dal Governo, chiedono ora alle aule di giustizia di poter partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): sono colleghi, dimenticati dal legislatore e dalla riforma, che hanno lo stesso titolo abilitante di coloro che sono stati regolarmente ammessi nelle graduatorie che portano al ruolo. In tanti si sono affidati a noi per avere giustizia dalla magistratura: i fatti ci stanno dando ragione.
Nelle fasi del piano straordinario di assunzioni (fasi 0, A, B e C) il Miur precisa sempre che possono partecipare "gli aspiranti docenti non di ruolo iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della Legge 107/2015, nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie del concorso".
Pubblichiamo alcuni articoli sulle pensioni, da domani a 4 milioni di pensionati rimborsi Inps per gli assegni non adeguati all'inflazione, sulla sentenza storica dal tribunale di Torino sul pre-ruolo e su ministro Giannini mostri rispetto per i precari.
Pubblichiamo alcuni articoli sul si del Consiglio di Stato per i diplomati magistrale fuori dalle GaE che possono partecipare al piano di assunzioni, ora bussano in 100mila e ancora su revisione delle classi di concorso. Anief : non si cada nell'errore di salvaguardare i conti pubblici a scapito di docenti e studenti.
La comicità involontaria de "l'Unità" nel giorno dei microrimborsi agli assegni. Consumatori e sindacati sul piede di guerra.
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