Per partecipare alla mobilità su materia, bisogna aver superato il vincolo quinquennale sul sostegno. Anief ha attivato il ricorso, presso il Giudice del lavoro, contro il vincolo quinquennale, per il passaggio da sostegno a posto comune/curricolare computando anche il servizio svolto su posto di sostegno durante il precariato. Per aderire, clicca qui
Considerati gli alti numeri degli istituti ancora oggi in reggenza e il numero non eccessivo di idonei dell’ultimo concorso, occorre intervenire con celerità semplificando le procedure di reclutamento dei capi d’istituto con l’ammissione di nuovi candidati a un corso intensivo straordinario e la successiva immissione nei ruoli di dirigente scolastico: la partecipazione sarebbe riservata ai docenti laureati e con almeno cinque anni di servizio che hanno presentato regolare ricorso contro i bandi di concorso 2011, 2015 e 2017, oltre che ai presidi incaricati. Lo chiede l’Anief, attraverso un emendamento al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola proposto alla VII Commissione del Senato, dalla quale ieri a pranzo il giovane sindacato è stato ricevuto in audizione.
Marcello Pacifico (Anief): “Considerando il perdurare del contenzioso, l’affidamento ancora frequente di molti istituti a dirigenti già in servizio presso altre scuole, la necessità quindi di reperire ulteriori dirigenti anche nel periodo emergenziale, ma anche per sanare il contenzioso in corso presso i tribunali amministrativi, quella dell’avvio della procedura riservata rimane ad oggi la soluzione migliore per arrivare al più presto a una efficiente funzionalità della macchina amministrativa”.
Agevolare il recupero rapido degli apprendimenti perduti senza disperdere il lavoro svolto e garantire la continuità occupazione del personale scolastico oggi impegnato nel lavoro “agile” e nella didattica telematica, allo scopo di continuare ad affrontare il Coronavirus senza mai fermare la scuola: a chiederlo è l’Anief, con un emendamento al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola approvato dal Governo ed ora proposto alla VII Commissione del Senato che in questa settimana riceverà in audizione 63 interventi delle parti sociali, tra cui quello dello stesso giovane sindacato.
Marcello Pacifico: “Acclarata la necessità dello svolgimento del lavoro agile e della didattica online con mezzi a disposizione del personale, urge la necessità di non discriminare più i lavoratori a tempo determinato da quelli a tempo indeterminato e il personale docente da quello educativo e Ata: oltre alla conferma di tutto il personale è fondamentale che i benefici del bonus da 500 euro della formazione, derivanti dall’aggiornamento professionale annuo obbligatorio introdotto con la Legge 107/2015, vengano finalmente estesi a tutto il personale scolastico”.
Il 6 aprile ricordiamo che l’autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, ha pubblicato per i docenti una mini guida come supporto metodologico-pratico su come aiutare i bambini e i ragazzi ad affrontare l’emergenza, partendo dalla tutela dei diritti che sono loro riconosciuti dalla Convenzione ONU del 1989.
“In situazione di emergenza planetaria – commenta Marcello Pacifico presidente nazionale Anief – è fondamentale infondere negli alunni un senso di tranquillità e di sicurezza con un contatto costante per far capire loro che possono continuare a fare il loro dovere come studenti e la loro parte come cittadini consapevoli”.
Tra le proposte presentate al Senato, all’art. 1, Anief si è occupato proprio della DaD, con l’emendamento “Delega agli organi collegiali per il recupero degli apprendimenti”, chiedendo che il lavoro svolto dai docenti durante la sospensione della didattica abbia validazione all'interno degli organi collegiali (collegio docenti, consigli di classe, di dipartimento) al fine di poter predisporre un piano di recupero rispondente alla disponibilità e all'utilizzo da parte di ogni discente e di ogni docente degli strumenti informatici e di quanto messo in atto per lo svolgimento della DaD, didattica a distanza.
Continuano le vittorie Anief nella battaglia per la tutela degli alunni disabili cui il Ministero dell'Istruzione ha negato il giusto apporto delle ore di sostegno a fronte delle specifiche richieste prodotte, invece, nel PEI. Negli ultimi mesi sono ben 40 le sentenze Anief ottenute nei vari tribunali regionali e presso quelli ordinari che condannano l'Amministrazione scolastica anche con provvedimenti monocratici urgenti o emanati “inaudita altera parte” ordinando la cessazione immediata del comportamento discriminatorio. Marcello Pacifico (Anief): “Il Ministero deve fare qualcosa di concreto per far sì che il prossimo anno scolastico riparta all'insegna della legalità e del rispetto del diritto di tutti gli alunni all'integrazione e all'accesso all'istruzione in base alle loro effettive esigenze, noi abbiamo già da tempo presentato proposte concrete su più fronti”. Sempre possibile contattare il nostro sindacato per nuove segnalazioni di sostegno negato e per avere indicazioni già per il prossimo anno scolastico scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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