Marcello Pacifico (Anief): Se la stortura non verrà sanata siamo pronti a ricorrere in tribunale; già in passato il giovane sindacato ha ottenuto dei successi dei lavoratori precari da troppi anni sfruttati dal Ministero dell'Istruzione
Con la pubblicazione del testo del Decreto Legge n. 22 per affrontare l’emergenza Coronavirus, approvato tre giorni fa dal CdM, si fa concreta la possibilità di iniziare le lezioni a settembre in una situazione caotica: le misure varate dal Governo non toccano i problemi veri. È necessaria, tanto per cominciare, l'apertura telematica delle graduatorie d'istituto per il personale docente e Ata con 24 mesi di servizio svolto; oltre al rinnovo di quelle graduatorie, che interessano più di 700 mila precari e che andava fatto per legge, si deve pure prevedere il loro utilizzo per le immissioni in ruolo. Il problema è sentitissimo: in sole 48 ore, in 10 mila hanno sottoscritto le petizioni rilanciate dal sindacato pronto a presentare emendamenti ai parlamentari: una per l’aggiornamento urgente delle graduatorie d'istituto e Ata 24 mesi al fine delle immissioni in ruolo e l’altra per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 con la conferma dei contratti vigenti.
Marcello Pacifico (Anief): “Senza questi provvedimenti, alla ripresa delle lezioni, speriamo in presenza, sarà impossibile evitare il balletto delle supplenze, con tutti gli istituti che si ritroveranno senza insegnanti e personale amministrativo. Così facendo, questo Governo scherza con il fuoco: procede dritto spedito verso il record di supplentite e non fa nulla per evitarlo”.
#lascuolanonsiferma. Emanato il DM 187/202 completo delle tabelle di ripartizione per ogni scuola dei fondi previsti dal decreto Cura Italia, nonché le istruzioni operative a cura del Dipartimento delle risorse economiche
Anief ha attivato il ricorso, al Giudice del Lavoro, avverso la tabella valutazione titoli mobilità triennio 2019/2022. Per saperne di più e aderire, clicca qui
Oltre a quelle di Governo che si limitavano per lo più a "trasferire" nel decreto Cura Italia tutta una serie di norme già comprese negli altri due decreti legge varati in queste settimane, al fine di avere un testo unico di riferimento per l'emergenza, solo alcune le proposte di modifica approvate dalla maggioranza in Commissione Bilancio. Il resto è stato tutto trasformato in Ordine del giorno
È stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il D.L. 8 aprile 2020 n. 23. Il D.L attraverso l’articolo 1 comma 8 e l’articolo 2 comma 1 lettera c, il D.L interviene sulle modalità di svolgimento degli esami di Stato, sulla valutazione dell'anno scolastico 2019/2020, e sulle nomine all’estero per l’anno scolastico 2020/21. Prevede che sarà il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso apposite ordinanze, ad applicare quanto previsto dai citati articoli
Pubblicato, nella notte, il testo del Decreto Legge sulla scuola approvato tre giorni fa dal CdM, contenente le misure varate per far fronte all’emergenza Coronavirus. Al suo interno vi sono importanti provvedimenti che riguardano la fine dell’anno, a partire dalle modifiche per l’esame di Stato di scuola secondaria di primo e secondo grado, con due ipotesi percorribili su scrutini ed Esami di Stato, a seconda del ritorno o meno nelle classi entro il prossimo 18 maggio. Per le classi iniziali e intermedie, si procede all’ammissione all’anno successivo, con verifica degli apprendimenti a partire da settembre.
Marcello Pacifico (Anief): “Dopo l’approvazione del testo, bisogna chiarire agli studenti che la promozione non è assicurata e dipenderà dalla valutazione in sede collegiale di quanto fatto durante la didattica a distanza. Occorre, infatti, che consigli di classe, dipartimenti e collegi dei docenti siano liberi di poter valutare come e quanto è stato fatto e, dopo il recupero degli apprendimenti, procedere agli scrutini finali. Bisogna infine non sottovalutare l'impatto dell’obbligatorietà della didattica online con le vigenti norme contrattuali”.
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