Serve immediata chiarezza sui lavoratori della scuola che dal prossimo 1° settembre lasceranno il servizio usufruendo dell’anticipo pensionistico “Quota 100”: lo chiede il sindacato Anief, dopo che per mesi sono stati resi pubblici, dai vertici delle istituzioni di competenza, numeri sulle adesioni completamente diversi da quelli pubblicati nelle ultime ore. Sino a qualche ora fa la cifra complessiva di domande presentate all’Inps per accedere alla pensione, con almeno 62 anni di età (entro il prossimo 31 dicembre) e 38 anni di contribuiti riconoscibili, era stato fissato attorno alle 17 mila unità. Ora si scopre che sono 10 mila in più, ma il numero di pratiche autorizzate rimane sempre lo stesso. Ci sono, quindi, 20 mila posti di docenti, Ata, dirigenti scolastici ed educatori che non potranno essere utilizzati né per la mobilità del personale di ruolo, né per assumere i precari.
Marcello Pacifico (Anief): “Non ci interessa se le colpe sono dell’Inps, del Miur o dell’Usr di turno: a noi interessa solo che i 27 mila posti liberati per i pensionamenti legati a Quota 100, possano essere tutti utilizzabili sia per le operazioni di mobilità, quindi per i trasferimenti, per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie e per le assunzioni a tempo indeterminato”.