La sentenza riguarda supplenti con oltre 10 anni anni di servizio svolto: accolta la richiesta di tutela del diritto dei supplenti a percepire la stessa progressione stipendiale riconosciuta ai docenti di ruolo. Viene così bocciato l'operato del Ministero dell’Istruzione, che da tre lustri si ostina a discriminare i lavoratori precari, eludendo la normativa comunitaria sull’abuso del precariato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): dopo la Corte di Giustizia Europea, anche la Cassazione ci ha dato ragione. Gli scatti di anzianità per i lavoratori a termine sono una realtà ormai indiscutibile. Il Miur non può più indugiare e deve riconoscere ai precari le medesime prerogative dei lavoratori a tempo indeterminato. Come sindacato chiediamo a gran voce una modifica della normativa e del contratto, che riconoscano pari dignità a tutti i precari della scuola, ad iniziare dallo stipendio.
Il sindacato Anief ha posto la battaglia in favore dei lavoratori della scuola come punto cruciale della sua politica di azione sindacale e attende dall’amministrazione una presa di coscienza nei confronti dei precari che da anni sono sfruttati e discriminati. Al momento, l'unica via per il riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità rimane quella del ricorso in tribunale.