I provvedimenti vanno ora in Conferenza Unificata per l'apposito parere e alle competenti Commissioni parlamentari, dove andranno necessariamente migliorati. Via libera per inclusione scolastica, cultura umanistica, diritto allo studio, formazione iniziale e accesso all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, istruzione professionale, scuole italiane all'estero, sistema integrato di istruzione dalla nascita fino a sei anni, valutazione e certificazione delle competenze ed Esami di Stato. Rimane fuori, rispetto ai nove decreti indicati nella Legge 107/15, solo il nuovo Testo Unico in materia di istruzione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è un’ottima opportunità quella che si profila, perché i decreti delegati possono attuare nel mitigare o deviare gli effetti perversi della Legge 107/15. Da parte nostra, sono giunte precise indicazioni al Parlamento attraverso degli emendamenti al decreto Milleproroghe. È importante, però, che già le deleghe non contengano profili di incostituzionalità, come già accaduto con i decreti legislativi della Pubblica Amministrazione, e che si apra un dibattito adeguato nonostante i tempi siano decisamente ristretti. Altrimenti, toccherà ancora una volta rivolgersi al giudice.