Da Nord a Sud è una pioggia di accoglimenti per i ricorsi ANIEF volti all’immediato reinserimento in Graduatoria ad Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento. I Tribunali di tutta Italia stanno emanando in questi giorni, con il patrocinio degli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Francesca Lideo, Ordinanze cautelari di pieno accoglimento che impongono al MIUR l’immediato reinserimento nelle graduatorie d’interesse dei nostri iscritti con conseguente diritto a partecipare a pieno titolo alle operazioni di immissione in ruolo decretate dalla legge 107/2015. Oggi ultimo giorno utile per inviare il modello cartaceo rivolto agli esclusi dal piano di assunzioni straordinario e aderire ai ricorsi.
Altra clamorosa vittoria ANIEF in tribunale contro l’illegittima esclusione dei docenti in possesso di diploma magistrale dalle GaE e dal piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dalla legge 107/2015. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga colpiscono e affondano nuovamente il MIUR nelle aule dei tribunali e ottengono piena ragione patrocinando i diritti dei nostri iscritti con obbligo per il MIUR di far loro presentare domanda di inserimento nella III fascia delle graduatorie di interesse al preciso scopo di poter partecipare anche al piano nazionale di immissioni in ruolo. Il sindacato ricorda che il 14 agosto è l'ultimo giorno utile per i docenti esclusi dal piano di immissioni in ruolo per inviare il modello cartaceo e aderire al ricorso per partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo.
Valido anche per tutti gli altri abilitati che che hanno conseguito il titolo dopo il termine disposto dal Miur e che sono rimasti in GaE con riserva. Per lo studio legale dell’Anief, infatti, tutti gli abilitati alla data di scadenza della domanda hanno diritto a inserirsi nel piano straordinario di assunzioni, siano essi inseriti in Gae con riserva sia presenti nelle graduatorie d’istituto o no. Invia entro il 14 agosto il modello predisposto dall'Anief.
Anief mette a disposizione il modello cartaceo per i docenti inseriti nelle graduatorie di Trento e Bolzano, per aderire successivamente al ricorso e poter rivendicare il ruolo.
L'ANIEF batte nuovamente in casa il MIUR presso il Tribunale della capitale e ottiene ragione in favore di una docente illegittimamente "cancellata a vita" dalle Graduatorie a Esaurimento per non aver aggiornato la propria posizione nel 2009. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Mino Bembo ottengono un provvedimento cautelare che riconosce piena ragione alla nostra iscritta e statuisce l'immediato reinserimento della ricorrente condannando il MIUR anche al pagamento di 1.500 Euro di spese di soccombenza.
Countdown per 100mila precari: entro domani dovranno decidere se presentare la domanda ed essere assunti anche lontano da casa. Dal Miur un silenzio imbarazzante
Contravvenendo a quanto espresso da diversi esponenti del Governo e del Miur, non sono state fornite alcune indicazioni sulla consistenza dei posti liberi. Nemmeno su quelli residui dopo le prime fasi del piano, derivanti dalla mancanza di aspiranti e quindi della graduatorie esaurite. Lasciando i docenti interessati nell’incertezza totale. Per aiutarli a riflettere sarebbe bastato poco, invece ha prevalso la linea del top secret.
Marcello Pacifico (presidente Anief): tanti precari saranno costretti a non rischiare e quindi a non candidarsi, perché stiamo parlando soprattutto di donne del Sud, spesso sopra i 40 anni, con figli e genitori da accudire. Sono insegnanti, anche da oltre 10 anni, che non meritavano di essere messe davanti a bivio così difficile. Per evitarlo, sarebbe bastato trasformare in annuali le tante migliaia di cattedre oggi ancora collocate erroneamente al 30 giugno. Tutto ciò diventa ancora più assurdo se si pensa che decine di migliaia di precari abilitati senza vincoli familiari, non potranno invece candidarsi. Noi gli permettiamo di farlo. Poi saranno i giudici a stabilire chi ha ragione. Per il momento, i precedenti ci danno ragione.
Pubblichiamo alcuni articoli sulla circolare del Miur che impone l’offerta formativa standard. Anief: vogliono ingabbiare pure il POF.
Presto i docenti di tutte le 8.508 scuole, coadiuvati dai dirigenti scolastici, saranno incaricati di indicare al Miur le aree disciplinari su cui potenziare l’organico (in media sei gli insegnanti da aggiungere in ogni istituto) e da cui scaturiranno le 50mila assunzioni previste dalla Fase C, in vista delle quali entro dopodomani oltre 100mila precari saranno chiamati a proporsi “al buio”. Nel nuovo Pof sarà anche presente il fabbisogno di personale Ata, come le procedure su come attuare l’alternanza scuola-lavoro obbligatoria nel triennio finale degli istituti superiori, l’individuazione dei possibili collaboratori del preside, i posti di sostegno in deroga, la decisione se introdurre o aumentare il tempo pieno e prolungato nell’infanzia, primaria e media, come la pratica sportiva o artistica e musicale. E se attuare i corsi per gli studenti con ‘bisogni educativi speciali’.
I seminari saranno avviati in ogni provincia, per una corretta e consapevole attuazione della Legge 107/2015: potranno parteciparvi anche i precari assunti fino al termine delle attività didattiche entro l’8 settembre. Il sindacato arriva a questo appuntamento dopo due audizioni parlamentari, 150 emendamenti, metà dei quali approvati, e mille incontri sulla ‘Buona Scuola’ cui hanno assistito 30mila dipendenti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): le decisioni prese dai Collegi, nel bene e nel male, andranno ad incidere fortemente sul loro futuro professionale, come sull’intera offerta formativa della scuola dove operano. E per uno strano gioco della sorte, avranno diritto di voto anche quei precari che presenteranno domanda di assunzione entro il 14 agosto.
Il Ministero dell’Istruzione vuole adottare “una programmazione il più possibile omogenea, almeno nella fattura”, per garantire, “la piena trasparenza e pubblicità dell’offerta didattica”. Facendo così perdere una bella fetta di autonomia decisionale delle singole scuole. Le quali non potranno indicare agli uffici ministeriali nemmeno le discipline di cui hanno bisogno, ma solo l’area disciplinare.
Marcello Pacifico (presidente Anief): i Collegi dei docenti non possono essere collocati dentro dei parametri definiti dall’alto. Perché spetta a loro, come anche stabilito dalla riforma approvata un mese fa, deliberare le mansioni e le specifiche tipologie di professionalità da annettere alla loro scuola. Come il tempo scuola, la quantità di personale Ata aggiuntiva. E, in assoluto, il fabbisogno scolastico necessario. Ma soprattutto, una circolare ministeriale non può sovvertire o scavalcare delle indicazioni legislative, chiaramente prevalenti.
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