Il segnale incoraggiante arriva con un intervento tenuto in un istituto scolastico di Gela: gli insegnanti di sostegno in servizio, a pieno titolo, nella scuola italiana sono insufficienti, per cui è necessario aumentarne il numero e lo faremo una volta approvata in Parlamento la legge in discussione che prevede una nuova formazione per questa categoria di docenti.
Per la prima volta, quindi, il governo dimostra che i quasi 30mila posti di sostegno in deroga ufficiali, quasi 40mila reali, rappresentano un problema da risolvere. Ovviamente, trasformandoli tutti, il prima possibile, in cattedre inglobate nell’organico di diritto. Che si andranno ad aggiungere ai 96mila attuali.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): speriamo che all’incremento del numero di docenti corrisponda anche la fine dell’assegnazione di orari di sostegno ridotti rispetto a quanto previsto dalle relazioni mediche e dalle diagnosi funzionali. Ma anche che la si finisca di creare classi con 32 alunni iscritti di cui 3 disabili. Sino a quando ci saranno queste realtà, la via del tribunale sarà inevitabile.