Giannini ha detto che i 44.892 docenti rimasti nelle GaE, nel corso del triennio potranno usufruire del 50% delle assunzioni e verranno assorbiti “fino al loro completo esaurimento”. Replica del sindacato: mancano all’appello circa 10mila unità, perché probabilmente il Miur si è dimenticato che tra gli immessi in ruolo vi sono anche gli idonei degli ultimi concorsi a cattedre. Sembra che pur di dimostrare l’impossibile sparizione della supplentite, il ministro, il governo e l’amministrazione scolastica stiano facendo dei grandi sforzi dialettici. Con dei risultati che però molto difficilmente potranno essere colti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le graduatorie ad esaurimento si compongono per oltre la metà da personale docente della scuola dell’infanzia e della primaria. Ma se non arriverà in porto, e pure in tempi brevi, la riforma del settore 0-6 anni, questi docenti, in particolare i maestri della materna, non avranno nessuno sbocco dove poter accedere al ruolo. Far passare il messaggio che possano scomparire in breve tempo, quasi che fossero vittime di un’epidemia, rappresenta un tentativo davvero poco felice.