Con l’Ordinanza n. 2154/2016, la sezione III-bis del TAR Lazio ha accolto il ricorso ritenendo rilevante la circostanza per cui per gli ITP non risultano essere stati mai attivati percorsi formativi volti a conseguire, in via ordinaria, il titolo abilitativo richiesto e che i ricorrenti “non rivestivano la qualità di soggetti destinatari dei cosiddetti PAS, in quanto al momento dell’attivazione della procedura speciale di abilitazione non avevano ancora mai prestato servizio in qualità di docenti”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): aveva ragione ancora una volta il nostro sindacato. I docenti Tecnico Pratici hanno le loro ragioni per aver presentato ricorso e per partecipare al concorso a cattedra. A questo punto, è chiaro che il nostro studio legale predisporrà apposite richieste di decreti monocratici in primo grado e in sede di appello per tutti i suoi ricorrenti. Ora si aspetta il parere del Consiglio di Stato sui laureati.
Il responsabile nazionale Anief e segretario confederale Cisal risponde alle accuse lanciate in data odierna dal responsabile Scuola, Università e Ricerca del Pd sull’operato del giovane sindacato a proposito dei ricorsi presentati in tribunale per far partecipare anche i precari esclusi pur possedendo i titoli d’accesso.
Marcello Pacifico (presidente Anief): anziché avventurarsi in dichiarazioni sommarie sull’esclusione dei precari ricorrenti, il Partito Democratico farebbe bene ad attendere l’espressione della Consulta. Perché i processi si celebrano nei tribunali fino all'ultimo grado di giudizio con sentenza definitiva. Eppure, solo ieri il Consiglio di Stato ha dato torto all’amministrazione scolastica sull’estromissione dalle GaE di decine di migliaia di precari con diploma magistrale. Evidentemente, per ottenere rispetto dalle istituzioni, bisognerà attendere che paghino, sulla propria carriera politica, gli errori commessi nell'ignoranza della Costituzione.
La materia è disciplinata dall'articolo 12 del Dpr 9 maggio 1994 n. 487 che prevede che le commissioni esaminatrici, alla prima riunione, stabiliscano i criteri e le modalità di valutazione delle prove concorsuali, da formalizzare nei relativi verbali, al fine di assegnare i punteggi relativi alle singole prove. Sul punto la giurisprudenza è consolidata: anche la Suprema Corte di cassazione a sezioni unite con la sentenza n.14896 del 21 giugno 2010 ha ribadito che "la commissione esaminatrice è tenuta per legge a far precedere la correzione e le singole valutazioni da una sintesi delle proprie ipotesi valutative”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): pure il decreto ministeriale che regola il concorso, pubblicato a fine febbraio, ha ribadito che i docenti devono fornire agli alunni, in maniera chiara e trasparente, su cosa saranno valutati. Ma il caos organizzativo potrebbe ancora non aver toccato il fondo: perché se il giudice d’appello dovesse dar ragione ai tanti docenti ricorrenti, laureati, Itp, con diploma magistrale linguistico e altre tipologie ancora, per il Tar Lazio sarà inevitabile mutare il precedente orientamento negativo e ordinare, di conseguenza al Miur, la partecipazione degli esclusi.
Oggi intervista dagli studi di TGSKY24 sulla riforma nel primo giorno delle prove del concorso a cattedra al presidente Anief, Marcello Pacifico, e al capogruppo in VII Commissione Senato del PD, senatrice Francesca Puglisi.
Per seguirlo in diretta, a partire dalle ore 11:30 fino alle 12:00 vai al seguente link.
L’attesissima Ordinanza ha di fatto accolto l'appello (ricorso n. 9102/2015). E, per l'effetto, in riforma dell'ordinanza impugnata, ha concesso l'istanza cautelare in primo grado. Si realizza, così, l’ammissione con riserva nelle GaE degli originari ricorrenti, inizialmente esclusi dal Miur. Inoltre, come ottenuto in altri appelli promossi dall'Anief in favore di migliaia di precari con diploma magistrale, l'inserimento dovrà essere utile per la stipula di qualsiasi tipologia di contratto, sia a tempo determinato, sia a tempo indeterminato. Soltanto qualche giorno fa i legali del giovane sindacato, Galleano e De Michele, hanno ottenuto conferme dallo stesso organo giudiziario superiore per l'inserimento di oltre 8mila ricorrenti.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): con questo rilevante parere in fase cautelare, che si aggiunge alle diverse sentenze positive emesse dai giudici di appello che fanno vera giurisprudenza in materia, ci avviciniamo alla definitiva risoluzione del contenzioso in favore dei precari.
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