L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, rispondendo sul proprio portale on line ad un quesito in merito, ribadisce che sulla materia vale quanto previsto dall’art. 63, comma 12, del CCNL del 28 maggio 2004, secondo cui ‘il personale che partecipa alle attività di formazione organizzate dall’Agenzia è considerato in servizio a tutti gli effetti’ e che ‘i corsi sono tenuti, di norma, durante l’orario di lavoro’. La norma, pertanto, ha spiegato l’Aran, “in modo inequivocabile” qualifica le ore in cui si attua l’iniziativa formativa come “lavorative”, con la conseguenza che la parte dei corsi che eccede l’orario d’obbligo giornaliero deve essere considerata come lavoro extra da remunerare.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): chiediamo all’amministrazione scolastica di adeguarsi con immediatezza alle direttive europee sull’equiparazione dei diritti del personale di ruolo e supplente. Qualora ciò non accadesse, le istituzioni scolastiche e governative sappiano che abbiamo già allertato il nostro ufficio legale per avviare uno specifico contenzioso in tribunale.
In Campania i decreti provvisori unilaterali in materia, sottoscritti dall’allora direttore dell’Usr Diego Bouché, hanno prodotto una riduzione notevole, di circa 6mila euro a capo d’istituto, in attesa di un accordo superiore che a tutt’oggi tarda dal compiersi. Recentemente, sono state firmate tre ipotesi d’accordo e in questi contratti andavano “sanati” i decreti Bouché: invece non se ne parla nemmeno. E i sindacati maggioritari si adeguano al silenzio.
Subito dopo le festività pasquali, giovedì 31 marzo, Anief-Dirigenti Scolastici terrà un convegno a Napoli proprio su questi temi, dal titolo: “La Legge 107: la posizione del dirigente scolastico tra adempimenti e responsabilità”.
Marcello Pacifico (presidente Anief-Cisal): presto quantificheremo i danni subiti dai dirigenti scolastici della Campania negli anni passati e quelli che, purtroppo, subiranno. La realtà è che, anche dopo la stipula dei Contratti integrativi regionali, i dirigenti scolastici della Campania prenderanno posizione variabile inferiore al 2007: una perdita che, vale la pena ricordare, si ripercuote pure negativamente su pensione e buonuscita. Ed è veramente assurdo che almeno la retribuzione di risultato non abbia effetti nemmeno su queste voci.
I tagli vanno sommati ai 50mila cancellati con il dimensionamento dell’ultimo Governo Berlusconi, andando così a determinare un ulteriore arretramento di organico. Proprio quando, con la Buona Scuola che ha avvalorato e potenziato l’autonomia scolastica, servivano più risorse umane a sostegno delle segreterie, della didattica laboratoriale, della pulizia e sorveglianza scolastica. La decisione è stata presa malgrado su di essa pesasse il parere contrario dell’Anci, dell’Upi e del Consiglio di Stato. È tutto dire che pure alcuni parlamenti della maggioranza hanno espresso critiche. Il Governo, imperterrito, è andato avanti, nella convinzione di digitalizzare le segreterie come la didattica (allargando alla scuola il piano digitale previsto per tutta la PA).
L’operazione è solo l’ultima di tante a sfavore della categoria: permangono migliaia di reggenze per i Dsga, per i quali si attende un concorso ormai da 20 anni, rimangono confermati i divieti sulle supplenze fino a 7 giorni, come resta sempre più a rischio l’utilizzo dell’organico dell’autonomia, perché a fronte dei 12mila posti vacanti promessi al personale in esubero delle province, nemmeno un’immissione in ruolo è stata prevista per il personale Ata. Come non è stato stabilizzato neanche un amministrativo, tecnico e ausiliario in occasione del “potenziamento” scolastico che ha assorbito quasi 50mila docenti precari.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la mancata attuazione del turn over la dice lunga sulla gravità della situazione. Su questo punto abbiamo presentato ricorso, sotto forma di Class Action, per far perdere efficacia alla Nota 27715 del 28 agosto 2015 blocca turn over: ora attendiamo la sentenza del Tar. Come incombe ancora una nuova procedura d’infrazione, che aggraverà la posizione conservatrice dell’Italia sull’abuso del precariato, su cui è, a tutt’oggi in corso, la procedura d'infrazione 2124/10 della Commissione Ue.
ASKANEWS - Scatti anzianità insegnanti, Anief: c'è poco da stare tranquilli
ADNKRONOS -SCUOLA: ANIEF, GOVERNO CANCELLA SCATTI ANZIANITA'
Marcello Pacifico ha illustrato la situazione tra mobilità e cambiamenti normativi. Benevento.
E' caos totale sul concorsone scolastico e sulla mobilità. In questo caos l'Anief guida la battaglia degli insegnanti: il presidente Marcello Pacifico, 38 anni, insegnante, è l'uomo del momento. Gli dedicano articoli a livello nazionale, dipingendolo addirittura come l'uomo più temuto da Renzi in questo momento. Perché? Perché studia i decreti, li confronta con le leggi, trova le falle all'interno dei bandi e ricorre...e vince. Sempre. Pacifico è stato tra i relatori dell'incontro organizzato dall'Anief di Benevento alla scuola Moscati. Tema dell'incontro, ovviamente, la riforma e le procedure di mobilità, alla luce dei cambiamenti che sono arrivati nella normativa e con l'ipotesi di contratto siglato.
Da Viale Trastevere si cerca di tranquillizzare la “piazza” asserendo “il Governo non intende toccare gli aumenti stipendiali collegati all'anzianità di servizio” e pertanto “l'affermazione contenuta nel comunicato di una nota sigla sindacale è destituita di ogni fondamento e potrebbe creare un allarme ingiustificato fra i docenti”.
I fatti dicono che c’è poco da stare tranquilli. Basti poi pensare all’accordo interconfederale del 4 febbraio 2011 (non firmato da Flc-Cgil e Confedir), premessa dell’atto di indirizzo sottoscritto all’Aran qualche giorno dopo, in ossequio sempre alla riforma della PA, che sacrificò i fondi da dedicare al miglioramento dell’offerta formativa proprio per garantire gli scatti di anzianità. E un anno fu irrimediabilmente perso per tutti. Sempre nel 2011 fu approvato un Contratto collettivo di lavoro che ha sacrificato per sempre l’anzianità di servizio maturata dei neo-assunti, i quali oggi per percepire il primo scatto devono vantare qualcosa come 13 anni di pre-ruolo. Il passo successivo dopo la cancellazione del primo gradone stipendiale, è quello dell’addio agli scatti stipendiali. Lo stesso ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, un anno e mezzo fa ha ammesso che sull’argomento “c'è un forte dibattito in corso”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per quale motivo il Governo, visto che le progressioni di carriera per tutti i lavoratori sarebbero confermate, nell’ultima Legge di Stabilità non ha stanziato le coperture finanziarie per questo scopo ma appena 5 euro a lavoratore che non coprono nemmeno l’indennità di vacanza contrattuale? Al personale della scuola, 800mila dipendenti, vanno assegnati almeno 200 euro di aumento mensile per 9 mensilità. Quindi 1.800 euro che in tutto fanno quasi un miliardo e mezzo di euro: dove sono? Solo abolendo, per via legislativa la Legge Brunetta 150, si potrà dire che gli scatti di anzianità sono al sicuro. E tentare di far togliere a docenti e Ata la maglia nera della PA per gli stipendi più bassi. Tentare di rassicurare il personale della scuola con comunicati-spot è una tecnica che non funziona più.
Presso la sede dell’Anief a Roma, in via Leone XIII, nei pressi di Piazza San Pietro ha avuto luogo l’incontro della sezione Dirigenti Anief, costituitasi a gennaio al fine di dare reale azione sinergica tra docenti e dirigenti per una sempre elevata qualità didattica e formativa della scuola.
Inaugurata a Catania, la sezione Anief Dirigenti, sono stati promossi incontri zonali a Napoli, Milano, e Palermo suscitando interesse e coinvolgimento dei Dirigenti, i quali hanno apprezzato i positivi risultati dell’Anief specie per i docenti precari e tramite una capillare azione d’interventi giuridico-amministrativi.
L’attenta riflessione sulle difficoltà di applicazione della Legge 107, spesso carica di contraddizioni e che rendono confusionarie le azioni ad essa connesse, sollecita nuove competenze dirigenziali sempre più cariche di responsabilità e non adeguatamente sostenuta da meritati riconoscimenti stipendiali e garanzie legali.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.