Pubblichiamo alcuni articoli sull'audizione Anief a Montecitorio del 7 aprile su ddl Buona Scuola e sulle Pensioni, adulti di mezza età andranno con metà dell'ultimo stipendio.
Pubblichiamo alcuni articoli sull'audizione Anief a Montecitorio del 7 aprile su ddl Buona Scuola e sulle Pensioni, adulti di mezza età andranno con metà dell'ultimo stipendio.
Anche la scuola avrà presto i primi "esodati", docenti cioè che oggi insegnano e che il prossimo anno, dopo il piano straordinario del governo che prevede 100.701 assunzioni da settembre, non lo potranno più fare. A lanciare l'allarme sono state le associazioni dei docenti precari, sentite ieri in audizione sul ddl Buona scuola, dalle commissioni congiunte (Cultura e Istruzione) di Camera e Senato.
1) Convegno Internazionale di Studi "Concetto Marchesi. L'uomo, il politico, il latinista".
Si terrà nei giorni 16 e 17 aprile 2015, presso il Centro Congressuale e fieristico culturale "Le Ciminiere" di Catania.
2) Stage-Meeting 11 maggio 2015:"Make Peace Visible"
L’U.S.R. per il Veneto rende noto il programma della manifestazione che si svolgerà nella giornata del prossimo 11 maggio presso il Palamazzalovo di Montebelluna, Treviso.
3) Nell’affollato tenzone sul d.d.l. Atto Camera n. 2994, alcune voci per noi gradevoli
Il d.d.l. “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” riserva, rispetto alle Linee Guida “La buona scuola”, sorprese, gradevoli e sgradevoli e ha suscitato ampio dibattito dentro e fuori il Parlamento. Segnaliamo alcune valutazioni e proposte che ci vedono favorevoli.
Le proiezioni Anief confermate dall’inchiesta shock di Progetica sui numeri dell’Inps: nella scuola chi è nato nel 1960 potrebbe lasciare il servizio per l’assegno di quiescenza non prima dei 68 anni, quindi tra il 2028 e il 2031, percependo appena 850 euro: dopo 43 anni di contributi, in pratica, gli verrà conferito un assegno pensionistico pari al 54% dell’ultima busta paga. Chi è nato nel 1990 e inizia a lavorare ora, potrebbe andare in pensione a 73 anni, dopo aver lavorato per mezzo secolo, con appena 400 euro (33% dell’ultimo stipendio), meno dell’attuale assegno sociale.
I dati sono stati elaborati partendo dal presupposto di un’economia che rimarrà stagnante così come registrato nell’ultimo quinquennio. L’unica soluzione, confermata anche dagli esperti di settore, ad oggi sembra essere quella di aderire al Fondo di comparto (Espero per la scuola) e alla pensione integrativa bancaria garantita con sgravi fiscali. Per questi motivi, Anief valuta ricorsi in Europa per violazione della direttiva 88/2003 sull’organizzazione dell’orario di lavoro.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): siamo alla macelleria sociale, con il tradimento del primo articolo della Repubblica: potremmo dire che l’Italia non sarebbe più fondata sul lavoro, ma sulla schiavitù.
Il Tribunale di Massa accoglie le tesi ANIEF e dichiara il diritto dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento ad essere reinseriti, a domanda, nelle Graduatorie a Esaurimento di interesse. Gli avvocati Piera Bianchi e Adriana Carrabino danno una sonora lezione al MIUR sul rispetto della gerarchia delle fonti e ottengono piena ragione in tribunale con l'immediato reinserimento nelle GaE di una docente cancellata nel 2009/2011 cui il MIUR aveva negato il reinserimento a partire dall'aggiornamento successivo 2011.
Disfatta completa per il MIUR in tribunale: le “code della vergogna” istituite nel 2009/2011 e immediatamente condannate dall'ANIEF hanno, senza ombra di dubbio, leso principi di rango costituzionale. Lo ha ribadito il Tribunale di Parma che, dando piena ragione agli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue, ristabilisce la legalità nelle Graduatorie 2009/2011 e condanna il MIUR al pagamento di 15000 euro di risarcimento per retribuzioni non corrisposte e a riconoscere il punteggio spettante e non maturato in favore di una nostra iscritta.
Una brutta storia
Qual era la considerazione che il governo Monti aveva degli insegnanti, nei termini in cui ne scriveva alla Commissione Europea. E quale toppa pezzente Renzi prospetta tentando di evitare la procedura di infrazione.
Alle ore 9.30, presso la Sala del Mappamondo, le Commissioni Cultura di Camera e Senato, nell'ambito delle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione, hanno svolto l'audizione informale delle associazioni di docenti della scuola.
Intervento del presidente Anief, Marcello Pacifico, da 1 ora 8 minuti e 50 secondi a 1 ora e 27 minuti. Secondo intervento: da 2 ore 54 minuti e 45 secondi a 3 ore 04 minuti e 10 secondi
La riforma voluta da Matteo Renzi si propone di chiudere con la piaga del precariato. Invece le lascerà fuori ancora un bel po'. Che continueranno a cercare suppelenze, protestare e sperare nel concorso prossimo venturo.
Sono 90 gli emendamenti, al disegno di legge n. 2994, presentati oggi dall’Anief a Montecitorio nel corso dell’audizione tenuta dal sindacato nella Sala del Mappamondo, davanti alle commissioni congiunte Cultura e Istruzione di Camera e Senato: tra le proposte presentate c’è l’accesso alla mobilità per i neo-assunti, l’assunzione immediata di tutti i docenti precari delle GaE e della seconda fascia in graduatoria d’Istituto (da trasformare in permanenti), l’immissione in ruolo di 10mila Ata su altrettanti posti vacanti e quindi la stabilizzazione di tutto il personale con 36 mesi di servizio svolto su posto vacante. Richiesto poi l’obbligo formativo sino a 18 anni, il ripristino del maestro prevalente su moduli e del docente specialista di lingua inglese in organico di diritto. Nel piano di immissioni in ruolo vanno anche inclusi tutti i docenti risultati idonei e abilitati con riserva. Espresso il no categorico alla nuova governance della scuola, con i dirigenti scolastici che verrebbero trasformati in despoti e promotori della illegittima chiamata diretta del personale. Anief ha inoltre chiesto ai parlamentari la parità di trattamento del personale di ruolo e a tempo determinato, come indicato dalla Corte di Giustizia europea, anche per l’ambito retributivo. Come va risolta con estrema celerità l’incredibile questione di migliaia ‘Quota 96’ ancora bloccati in servizio per un errore, da tutti ammesso, nella Legge Monti-Fornero. Nella delicata fase di riordino delle disposizioni normative in materia di Sistema nazionale di istruzione e formazione va, infine, resa obbligatoria la consultazione del Consiglio superiore della pubblica istruzione.
Marcello Pacifico (presidente Anief): la riforma va cambiata, altrimenti si creeranno squilibri ancora più evidenti nell’organizzazione della scuola italiana che si ripercuoteranno negativamente sui livelli di offerta formativa. Siamo particolarmente preoccupati per l’eccessivo potere conferito ai dirigenti scolastici, che potranno effettuare anche la chiamata diretta del personale: un progetto incostituzionale, già cassato dalla Consulta.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.