Assieme agli iscritti e alle Rsu di sindacati di categoria, rappresentativi e non, confederali e autonomi, ci saranno tante associazioni, movimenti e comitati di categoria provenienti dalle regioni di tutta Italia. Con loro, anche diversi comuni cittadini. Tutti assieme a dire no alla riforma, proprio mentre in Parlamento prenderanno il via le operazioni che porteranno al voto.
Marcello Pacifico, presidente Anief, si rivolge agli onorevoli che presto saranno chiamati a votare il disegno di legge nell’Aula della Camera: possono ancora fermare il più contestato progetto di riforma della scuola, da quando esiste la nostra Repubblica. Sappiano anche che se il testo dovesse passare, difficilmente sarà adottato: in primis, perché docenti e Ata non andranno oltre lo svolgimento delle attività ordinarie, in secondo luogo perché la riforma uscirà dai palazzi della politica per entrare nelle aule dei tribunali.