Solo 34 mila partecipanti su oltre 102 mila candidati: sono questi i numeri di presenze al concorso per Direttore dei servizi generali e amministrativi della scuola, le cui prove preselettive si sono svolte nel corso della settimana. La bassa adesione si spiegherebbe con l’imponenza del programma da studiare. Il fatto che il numero di partecipanti sia stato molto inferiore alle attese, con due aspiranti Dsga su tre che hanno preferito non presentarsi al test preselettivo, fa crescere l’interesse per l’accesso alle prove successive, sempre al fine di aggiudicarsi uno dei 2.004 posti del bando, estendibili a 2.800: a questo proposito, il giovane sindacato continua a raccogliere adesioni per tutelare le posizioni di candidati che dopo le prove preselettive si ritroveranno esclusi dalla prosecuzione del concorso, nonostante abbiano raggiunto la soglia della sufficienza.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “tirare via da un concorso atteso da vent’anni tanti candidati con questa leggerezza è un’ingiustizia colossale. Gli errori in diversi test, nel bando di concorso e nell’organizzazione della selezione, la dice lunga sull’attenzione che l’amministrazione centrale ha mostrato per selezionare i direttori dei servizi generali a amministrativi che nel 2020 dovrebbero prendere posto in migliaia di istituti oggi con sedi vacanti”.
Anief continua a raccogliere adesioni per i candidati che dopo le prove preselettive si ritroveranno esclusi dalla prosecuzione del concorso, nonostante abbiano raggiunto la soglia della sufficienza e comunque rientreranno nel numero compreso tra tre a quattro volte i posti banditi in regione.