Lo studio legale di Anief già sommerso di richieste per partecipare ai nuovi concorsi derivanti dal decreto in via di approvazione a Palazzo Madama. Dando per scontato la conferma del testo discusso nei giorni scorsi, che addirittura peggiora gli esiti dell’Adunanza plenaria del 20 dicembre 2017, con 50 mila maestri licenziati e l’avvio di un concorso per pochi intimi, sono già tantissimi i docenti precari abilitati che si dichiarano pronti a ricorrere alla magistratura: dai diplomati magistrale declassati ai laureati in Scienze della formazione o specializzati su sostegno senza servizio, per non parlare di che ha svolto i 24 mesi minimi richiesti per l’accesso nella scuola paritaria.
Andranno tutti all'arrembaggio dell’unico concorso loro concesso, compresi i supplenti al 30 giugno che non hanno avuto la conferma o chi è stato in messo in ruolo nelle superiori con riserva. E che dire degli educatori ancora esclusi o delle 7 mila maestre assunte in ruolo e ora licenziate che hanno superato l'anno di prova? La soluzione sembrava che arrivasse dal decreto Milleproroghe, sul quale sempre domani ci sarà il voto finale a Palazzo Madama, prima del passaggio in Aula a settembre alla Camera quando potrà essere confermato l'emendamento Leu con cui riaprire le GaE. In quegli stessi giorni inizierà il nuovo anno scolastico: senza cambiamenti, si partirà con lo sciopero generale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Se la situazione rimane questa, chiediamo sin d’ora a tutti gli altri sindacati della scuola di aderire allo sciopero d’inizio anno e manifestare insieme, al fine di mandare un messaggio forte ai nostri parlamentari impegnati proprio in quei giorni nell’approvazione del decreto Milleproroghe con all’interno l’emendamento LeU che risolverebbe il problema del precariato scolastico grazia alla riapertura delle GaE, esattamente come è stato già fatto nel 2008 e nel 2012, ma sul quale ora il governo ha posto il suo veto. In caso contrario, si scatenerà una corsa al tribunale senza precedenti, perché i precari di sicuro non staranno a guardare. E nemmeno dimenticano: ne sanno qualcosa Matteo Renzi e il suo governo caduto prima del tempo proprio per via delle inascoltate proteste di massa della scuola.
Approvato emendamento Leu al Milleproroghe
Roma, 3 ago. (askanews) - Via libera all`inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento ai diplomati magistrale e anche agli Insegnanti Tecnico Pratici. E' stato approvato infatti un emendamento al Milleproroghe, a prima firma Loredana De Petris di Liberi e Uguali, che consentirà ai docenti che hanno conseguito l`abilitazione entro l`anno accademico 2017/2018 l'inserimento in graduatoria, inserendosi nella fascia aggiuntiva "ivi inclusi i docenti in possesso di diplomala magistrale o d`insegnamento tecnico-professionale entro l`anno scolastico 2001/2002".
In base alla modifica approvata, l`inserimento dovrebbe avvenire a "decorrere dall`aggiornamento previsto nell`anno scolastico 2017/2018 per il successivo triennio".
"Finalmente i parlamentari prendono atto della situazione, adottando un provvedimento di apertura delle graduatorie analogo a quello approvato sei anni fa nello stesso Milleproroghe", è stato il commento di Marcello Pacifico (Anief-Cisal).
A proposito della volontà di riaprire le GaE al personale docente precario abilitato, fonti della maggioranza tengono a precisare che in realtà il parere del Governo era contrario e non favorevole, diversamente da come è stato presentato ieri nell’Aula del Senato. Ma la votazione ufficiale non può essere però archiviata come un semplice incidente di percorso: la votazione favorevole dell’Aula del Senato ha illuso centinaia di migliaia di maestri e insegnanti precari, che per alcune ore si sono ritrovate in quella fascia aggiuntiva delle GaE, così come chiesto da svariato tempo dall’Anief e nei giorni scorsi pure da molti partiti politici d’opposizione impegnati alla Camera nell’esame del decreto Dignità. L’emendamento Leu, inoltre, serve a superare la discussa decisione del Consiglio di Stato che con l’Adunanza plenaria del 20 dicembre ha estromesso dalle GaE 60 mila maestri con diploma magistrale, di cui 7 mila già assunti, e chiuso di fatto la porta della stabilizzazione a tutti gli altri abilitati all’insegnamento salvandone solo una minima parte con un ‘concorsino’ da 12 mila cattedre che serve solo a lavare la coscienza del deludente Governo del cambiamento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Ma quale incomprensione? I senatori, i relatori, il Governo dovrebbero stare molto attenti a cosa votano in Aula e alle dichiarazioni rese. Noi a questi giochi, a questa superficialità estrema, realizzata ancora una volta sulla pelle dei precari della scuola, diciamo no. Quel voto in Aula è stato reso? Bene, ora i senatori si assumano le loro responsabilità e diano seguito a quanto espresso. Anche perché, se il relatore di maggioranza ha sbagliato, come è possibile che poi centinaia di parlamentari abbiano espresso a loro volta un voto errato? Se qualcosa cambierà alla Camera, questi parlamentari è bene che sappiano che si troveranno 160 mila docenti precari contro. E con loro ci saranno pure le famiglie, assieme a tutti coloro che stanno assistendo ad un voltafaccia senza precedenti, attuato nei confronti di professionisti della formazione che chiedono solo di applicare il diritto europeo sulle immissioni in ruolo e cassare una normativa italiana sul reclutamento che fa acqua da tutte le parti. Quanto accaduto ieri al Senato non può essere liquidato come ‘un errore a cui rimediare’. E non è un caso se in tanti già chiedono di tornare al voto per delle nuove elezioni politiche: si sono resi conto che quanto sta accadendo sui precari è l’esatto opposto di quello che era stato detto prima del voto del 4 marzo scorso. A meno che, magari dopo il caldo africano, si arrivi a più miti consigli. Noi vogliamo continuare a pensare che una speranza si sta davvero realizzando per risolvere il problema del precariato: ancora una volta con Anief, replicando la riapertura delle GaE del 2012, proprio grazie al testo presentato da LeU e votato dalla maggioranza del Parlamento della Repubblica italiana.
Via libera all’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento ai diplomati magistrale e anche agli Insegnanti Tecnico Pratici: grazie all’emendamento, a prima firma Loredana De Petris di Liberi e Uguali, potranno entrare in graduatoria i docenti che hanno conseguito l’abilitazione entro l’anno accademico 2017/2018, inserendosi nella fascia aggiuntiva “ivi inclusi i docenti in possesso di diplomala magistrale o d’insegnamento tecnico-professionale entro l’anno scolastico 2001/2002”. In base alla modifica approvata, l’inserimento dovrebbe avvenire a “decorrere dall’aggiornamento previsto nell’anno scolastico 2017/2018 per il successivo triennio”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Finalmente i parlamentari prendono atto della situazione, adottando un provvedimento di apertura delle graduatorie analogo a quello approvato sei anni fa nello stesso Milleproroghe. Questa apertura del Senato risponde alle richieste di chi opera nella scuola e vuole il bene delle nostre scuole, al fine di evitare l’avvio di una guerra tra docenti e compromettere il normale avvio del prossimo anno scolastico. A nome dell’Anief non posso che ringraziare i senatori della maggioranza parlamentare, che hanno compreso l’importanza di questa complicata partita, dando l’assenso ad un provvedimento fondamentale per il futuro professionale di tanti docenti precari abilitati all’insegnamento e anche per gli studenti e le loro famiglie che, in questo modo, potranno contare su docenti finalmente stabili e utili alla realizzazione della perseguita ma mai trovata continuità didattica.
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