L'Anief ha impugnato presso il TAR Lazio il Decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 21 febbraio 2019 n. 118 di autorizzazione all’avvio dei corsi di Tirocinio Formativo Attivo propedeutici all’acquisizione della specializzazione per le attività di sostegno didattico degli alunni con disabilità, denunciando l’insufficienza dei posti complessivamente autorizzati rispetto al fabbisogno di personale docente specializzato nonché l’irragionevolezza della loro ripartizione tra gli atenei rispetto al fabbisogno territoriale. Il Tribunale Amministrativo, con un provvedimento cautelare d'urgenza emanato oggi, ha condiviso le ragioni patrocinate dai nostri legali e ha ordinato al Miur l'immediato riesame della situazione producendo, inoltre, una relazione circostanziata in cui vengano chiariti, tra l’altro, i presupposti e le ragioni posti a fondamento delle scelte espresse
Anief, in attesa dell'imminente pubblicazione del decreto di aggiornamento delle Graduatorie a Esaurimento, affila le armi contro il Miur e annuncia nuovi ricorsi per la tutela di tutti gli abilitati illegittimamente esclusi dalle GaE. Marcello Pacifico (Anief): “Obiettivo della nuova azione giudiziaria è tutelare i diritti dei tanti docenti già inseriti con riserva in GaE e degli abilitati da sempre esclusi dal “doppio canale” di reclutamento. Chiederemo al TAR di rimettere gli atti alla Corte di Giustizia Europea in modo da ottenere una sentenza che dichiari l’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento unico vero strumento di prevenzione dell’abusiva reiterazione dei contratti a termine”
In tre atenei annullati i test d’accesso. Prove da rifare a dispetto del bisogno di insegnanti specializzati, mentre per il concorso ordinario il governo abbandona la formazione iniziale universitaria, lasciando però la tassa di 500 euro per conseguire i CFU. Anief continua a raccogliere alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. segnalazioni su anomalie delle prove nelle altre Universita e ha già deciso di ricorrere per chi ha superato il test con la sufficienza.
L’ammissione ai maldistribuiti corsi di specializzazione di sostegno si è trasformata in un affare da 50 milioni di euro, senza contare i soldi pagati dai candidati per effettuare i test tra inefficienze, ritardi, ripetizioni delle prove: si tratta dello stesso sistema formativo nella didattica “speciale” che ha abolito il sistema universitario iniziale di formazione degli insegnanti, introducendo un’ulteriore “tassa” da 500 euro per conseguire i 24 CFU che con la laurea consentono di presentarsi alla preselezione anche in mancanza di abilitazione. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ribadisce che non c’era alcuna ragione per attivare, come fatto dal Miur, un numero chiuso che esclude proprio chi insegna da anni senza specializzazione o chi è di ruolo o abilitato in assenza di docenti specializzati. Ecco perché Anief ha deciso di ricorrere a favore dei docenti non ammessi pur ottenuta la sufficienza (18/30), dando mandato al proprio ufficio legale di valutare le altre anomalie segnalate sulla gestione delle prove d’accesso messe pure in evidenza dalla carta stampata, come da La Repubblica, che parla di “caos per i test irregolari”.
"Il governo prova a ricucire lo strappo venutosi a creare con la scuola ed il suo milione abbondante di dipendenti". Pacifico: "Un incontro a cui non ci sarà Anief, il governo dimentica la nostra rappresentatività, dato storico e di rottura rispetto al passato'
La rivista specializzata ha interpellato il presidente nazionale Anief, prof. Marcello Pacifico, su vari argomenti, tra cui lo sciopero dei sindacati previsto per il 17 maggio e la convocazione a Palazzo Chigi del 23 aprile