Tra gli interventi richiesti, pure da Anief, attraverso più parlamentari propositori, c’è anche quello presentato dal Movimento Democratico e Progressista – Liberi e Uguali con cui si chiede la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento per sanare la situazione in sospeso dei diplomati magistrale ante 2001/02. L’emendamento che presenta come primo firmatario l’on. Guglielmo Epifani chiede di iscrivere a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente anche tutti i docenti muniti di diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2001, i laureati in Scienze della Formazione e quanti hanno conseguito una abilitazione tramite TFA. In questo caso, l’emendamento chiede continuità didattica e scioglimento della riserva con decorrenza giuridica dal primo settembre.
Anief ritiene positiva la richiesta formulata dai raggruppamenti politici MDP-LU sulla riapertura della GaE. Tuttavia, crede che sia un limite fermarsi all’inclusione nelle Graduatorie ad esaurimento di sole alcune categoria di abilitati all’insegnamento: anche gli abilitati PAS ed altri, attraverso quindi tutte le procedure selettive-formative riconosciute dallo Stato, devono trovare spazio nelle GaE.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): In caso contrario si andrebbe ad approvare una norma fondamentale ma discriminante, perché si andrebbero a rispettare i diritti solo di una parte dei docenti precari abilitati coinvolti. Certamente, l’emendamento avrebbe come primo effetto quello di salvare i maestri con diploma magistrale, vittime dell’assurda sentenza emessa dall’adunanza plenaria lo scorso 20 dicembre, ma non bisogna dimenticare che con loro ci sono anche tutti gli altri abilitati che, trovando posto in GaE, avrebbero la possibilità concreta, superati i tre anni di supplenze, di essere anche finalmente stabilizzati.
ROMA, 22 LUG - Sul tema del "precariato eterno forse siamo alla svolta: arriva un emendamento M5S-Lega per cancellare la norma ignobile che stoppa i precari dopo 36 mesi": lo rileva in una nota l'Anief. "La presentazione dell'emendamento, sostenuta dai due partiti che compongono la maggioranza dell'attuale esecutivo, è stata accolta con soddisfazione da parte del sindacato Anief, il quale non è un caso che a sua volta - viene evidenziato - abbia predisposto proprio in questi giorni una richiesta analoga ai parlamentari, all'interno del pacchetto emendamenti allo stesso decreto Dignità che martedì prossimo, 24 luglio, arriverà in Aula". "Approvare la cancellazione del comma 131 della Legge 107/2015 è una tappa fondamentale - afferma Marcello Pacifico di Anief-Cisal - perché il governo precedente è riuscito nell'impresa di ribaltare quanto indicato dai giudici di Strasburgo nel 2014, quando la Corte di Giustizia Europea stabilì che i 36 mesi di servizio svolto vanno considerati come soglia d'accesso e non come motivo di respingimento dalla stabilizzazione". (ANSA).
Arriva in Parlamento una richiesta di modifica al decreto Dignità con la quale i partiti di maggioranza intendono superare il tetto massimo di mesi di supplenza dei docenti e del personale Ata della scuola imposto dalla riforma Renzi: il divieto attuale, che ribalta le indicazioni UE, è stato introdotto dalla Legge 107/2015, la cosiddetta Buona Scuola, e decorre dal 1° settembre 2016, con effetti di mancata possibilità di potere accettare supplenze di lunga durata già dal 2019. Ora, però, l’emendamento al dl dignità presentato dalla maggioranza vuole dire basta a quell’ingiusto limite dei 36 mesi, previsto a decorrere da settembre 2016.
La presentazione dell’emendamento, sostenuta dai due partiti che compongono la maggioranza dell’attuale esecutivo, è stata accolta con soddisfazione da parte del sindacato Anief, il quale non è un caso che a sua volta abbia predisposto proprio in questi giorni una richiesta analoga ai parlamentari, all’interno del pacchetto emendamenti allo stesso decreto Dignità che martedì prossimo, 24 luglio, arriverà in Aula.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Approvare la cancellazione del comma 131 della Legge 107/2015 è una tappa fondamentale, perché il governo precedente è riuscito nell’impresa di ribaltare quanto indicato dai giudici di Strasburgo nel 2014, quando la Corte di Giustizia Europea stabilirono che i 36 mesi di servizio svolto vanno considerati come soglia d’accesso e non come motivo di respingimento dalla stabilizzazione.
Roma, 21 lug. (askanews) - "Non c'è pace per i diplomati magistrale, non c`è pace: fuori dalle graduatorie ad esaurimento e senza indennizzo di disoccupazione", avverte l'Anief.
Il sindacato spiega che "gli uffici competenti non avrebbero comunicato all`Inps nei tempi previsti le informazioni riguardanti i contributi versati dai docenti a partire dal primo gennaio 2018". E "questa situazione, che riguarda tutti i docenti, diventa ancor più problematica per tutti quei docenti diplomati magistrali, licenziati o estromessi dalle Gae per effetto della sentenza del Consiglio di Stato del dicembre scorso". Anief quindi "si appella alle istituzioni preposte, a cui chiede di superare il prima possibile i problemi che stanno mettendo in crisi non solo la professionalità ma anche la dignità di tanti maestri che da anni e anni portano avanti il loro preziosissimo lavoro formativo ed ora vengono messi alla porta, pure senza sussidi. È chiaro che se gli indennizzi non dovessero essere sbloccati a breve, ci attiveremo perché ciò avvenga intervenendo nelle opportune sedi legali".
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.