DA OGGI E’ DISPONIBILE UN SIMULATORE ONLINE GRATUITO ALL’INTERNO DI TUTTI I NOSTRI CORSI DI PREPARAZIONE, CON I QUESITI TRATTI DALLA BANCA DATI MINISTERIALE DEL 2018
100 domande, 100 minuti per il 100% di successo
Il 27 giugno il MIUR ha pubblicato la batteria di 4000 quiz per la prova preselettiva del Concorso a Dirigente Scolastico, che si svolgerà il 23 luglio.
La posta in gioco è alta ed Eurosofia vuole consentire ai propri corsisti di esercitarsi e prepararsi adeguatamente al superamento con successo della prova.
All’interno di ogni tipologia di corso di preparazione (online e webinar) abbiamo predisposto un simulatore online gratuito, che consente di esercitarsi su 100 domande in 100 minuti. Le domande vengono selezionate - per ogni esercitazione - in maniera random, tanto da consentire un allenamento su tutte le 9 aree oggetto del concorso. E’possibile risolvere ed esercitarsi con innumerevoli combinazioni di test.
Potrete così sperimentarvi nella medesima modalità del concorso, per verificare la vostra preparazione ed allenarvi secondo la tempistica prestabilita dal Miur.
Inizia subito la sfida!
Il 4 Luglio saranno avviati i “12 webinar training” per aiutarvi al meglio nel rush finale di preparazione che terminerà pochi giorni prima della prova.
Nel corso di ogni incontro (dal 4 al 20 luglio) i nostri professionisti commenteranno 50 quesiti tra quelli pubblicati dal MIUR e forniranno utili strategie di apprendimento per focalizzare l’attenzione sulle parole chiave e sui concetti fondamentali per individuare le risposte corrette nel minor tempo possibile.
Ciascun incontro ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
Il calendario degli incontri in diretta è il seguente:
Gli “ermellini”, attraverso diverse ordinanze del 26 giugno scorso, con cui si richiama quanto già disposto nelle sentenze 9042/17, 23868/16, 22752/16 e 22757/16, hanno optato per la logica del risarcimento dei precari per la mancata adozione del principio di «non discriminazione» verso il personale precario della scuola, a cui vanno giustamente assegnati i medesimi scatti automatici stipendiali del personale già assunto in ruolo. Inoltre, il risarcimento per l’abuso dei termini dopo 36 mesi, precedente alla Legge 107/15, è dovuto in tutti quei casi in cui il posto risulti vacante e disponibile – quindi sia collocato in organico di diritto - oppure laddove il lavoratore provi al giudice che vi è stata una forzatura, ai fini del risparmio pubblico a danno del lavoratore stesso, collocando il posto libero dell’organico di fatto per risparmiare sui mesi estivi. E i tribunali si stanno adeguando.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Riteniamo inverosimile che ancora oggi, nel 2018, gli amministratori della scuola pubblica italiana continuino a calpestare la direttiva comunitaria 70/1999 e a discriminare il servizio da precari, anche all'atto della ricostruzione di carriera valutandolo solo parzialmente. C’è infatti un principio assodato in tutta Europa, meno che nel nostro Paese: i precari hanno diritto ai medesimi scatti stipendiali di chi è già assunto a tempo indeterminato. Ecco perché i giudici non fanno altro che assegnare il gap stipendiale non corrisposto, proporzionale agli anni di supplenze svolte. Inoltre, sempre per lo stesso principio di non discriminazione, continuiamo a batterci e a ricorrere anche per vedere riconosciuto il diritto all'integrale e immediata ricostruzione di carriera, commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere il corretto inquadramento dei compensi.
Anief, pertanto, invita il personale che ha subìto un trattamento di questo genere, anche se oggi di ruolo, ad aderire al ricorso, da presentare al giudice del lavoro, finalizzato alla partecipazione al piano straordinario di stabilizzazione e al risarcimento per illecita reiterazione di contratti a termine: può essere presentato da docenti e ATA precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio in scuola pubblica su posto vacante e disponibile. Per maggiori informazioni cliccare qui.
La riduzione della soglia di accesso al pensionamento, su cui stanno lavorando al Governo, creerebbe nell’arco di un anno un bacino di posti considerevole, al punto da assorbire tutti i supplenti storici delle nostre scuole. Gli stessi che oggi, seppure selezionati, abilitati e quasi sempre con almeno 36 mesi di servizio alle spalle, continuano ad essere lasciati nel girone dei “dannati” al precariato a vita.
Ammontano a 104 mila i docenti e 47.500 gli Ata che potrebbero andare in pensione con i nuovi requisiti, se approvati: praticamente uno ogni dieci lavoratori della scuola in servizio. Se a questi posti che si andranno a liberare si aggiungono gli attuali 50 mila posti vacanti - tra turn-over con le vecchie regole della Fornero, posti residuali delle immissioni in ruolo già autorizzate e posti vacanti e disponibili fino al 31 agosto dell’anno successivo – si arriva a 200 mila stabilizzazioni da attuare. E non è un’esagerazione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Stabilizzando 200 mila lavoratori precari, anche lo stesso Ministro dell’Istruzione potrebbe affidare una cattedra alla maggior parte dei supplenti ed evitare, nel contempo, l’ondata di nuovo contenzioso che inevitabilmente si andrebbe a produrre per il perdurare di abuso di precariato e per la negazione dei diritti a chi versa in questo status professionale suo malgrado. Anche perché ora gli scatti d’anzianità e i risarcimenti per eccesso dei contratti a termine sono pagati per ordine di un giudice.
È possibile avere informazioni ulteriori o presentare direttamente ricorso, per chiedere di ottenere l’assunzione a tempo indeterminato, un risarcimento adeguato per il danno cagionato, l’assegnazione degli scatti stipendiali automatici per tutto il periodo di precariato e l’estensione dei contratti nei mesi estivi.
Stamane scadono i contratti di tantissimi assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, malgrado fossero impegnati da mesi su posti vacanti e disponibili, quindi da contrattualizzare fino al 31 agosto prossimo: si può ottenere la proroga dal dirigente scolastico, ma se questi non la concede perché non la ritiene necessaria e motivata, attraverso il ricorso ANIEF al giudice del lavoro si può comunque avere il prolungamento del contratto anche per i mesi di luglio e agosto.
Il sindacato ricorda che se il posto è vacante e senza titolare non doveva essere assegnato al 30 giugno. Anche la rivista specializzata Orizzonte Scuola, oggi scrive: “Il personale, invece, che è stato nominato su posto vacante e disponibile ha diritto di proroga fino al 31 Agosto”. Pertanto, l’Anief si batterà in tutte le sedi giuridiche per ottenere l’estensione del contratto: non bisogna attendere il beneplacito motivato del dirigente scolastico, ma il responso del giudice del lavoro. Per ricorrere, vai al seguente link.
Un docente su sei che stamane termina il rapporto di lavoro per l’anno scolastico in scorso appartiene alla scuola materna e dell’infanzia: il loro destino rimane ancora in bilico perché il Miur ha prodotto con ingiustificabile ritardo l’atteso decreto, ora al vaglio di Palazzo Chigi, il cui contenuto rimane peraltro ancora sconosciuto rendendo ancora più incerto l’esito della questione aperta con la discutibilissima sentenza del Consiglio di Stato del 20 dicembre scorso. Eppure “i docenti magistrale sono stati il salvagente che ha impedito alla scuola di affondare”, ha ricordato Daniela Beltrame, direttore generale dell’Usr Veneto, ovvero il dirigente con maggiore peso istituzionale scolastico nella regione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Urge l’approvazione di un decreto legge, come ha sempre chiesto Anief, tanto più che a metà luglio e a metà settembre sarà definito il contenzioso presso il tribunale amministrativo, mentre continuerà l’esame alla CEDU e in Cassazione, insieme ai reclami contro lo Stato italiano depositati in Consiglio d’Europa e alla Commissione PETI, su cui peserà sicuramente la Risoluzione del Parlamento UE del 31 maggio scorso. Il decreto che ci aspettiamo deve contenere due punti imprescindibili: l’inserimento nelle GaE di tutti i docenti abilitati e preparare il terreno per l’assunzione a tempo indeterminato per tutti coloro che hanno svolto 36 mesi di servizio, utilizzando il doppio canale del concorso.
Anief ricorda che è possibile per quei posti vacanti e disponibili, senza titolare, come prevede la legge, chiedere l’estensione al 31 agosto della nomina, anziché essere licenziati il 30 giugno. Per ricorrere, vai al seguente link. Si ricorda, infine, che lo studio legale ha avviato per i diplomati magistrale anche l’impugnativa del D.M. 506/2018, la cui scadenza per le adesioni è il 9 luglio 2018.
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