Rispetto alla scadenza ultima, il Governo ha anticipato di dieci giorni l’approvazione definitiva, anche perché gli otto decreti dovranno essere esaminati pure dal Capo dello Stato: riguardano il sistema di educazione e istruzione da 0 a 6 anni; il diritto allo studio; la valutazione e certificazione delle competenze; l’istruzione professionale; la disciplina della scuola italiana all’estero; il reclutamento e l’accesso ai ruoli dei docenti della secondaria; la diffusione della cultura umanistica; l’inclusione degli studenti con disabilità.
Secondo l’Anief, prima di dare giudizi definitivi o sommari sui testi attuativi della Legge 107/2015 occorre ovviamente attendere che vengano approvati in via definitiva dal CdM e resi pubblici. È possibile, però, commentare le indicazioni provenienti dalle commissioni parlamentari, anche perché sia il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, sia la responsabile Scuola del Partito Democratico, Francesca Puglisi, hanno in più occasioni affermato che saranno sicuramente prese in considerazione dal Governo in occasione della loro versione definitiva. Tra i provvedimenti più preoccupanti figurano quelli sul nuovo reclutamento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): occorre dire basta ai ping pong tra Miur e Mef: la strada intrapresa dalla Ministra dell’Istruzione in queste ultime settimane, quando ha detto che i 25mila posti da portare in organico di diritto sono un punto fermo, per noi rappresenta solo un antipasto. Bisogna però avere il coraggio di prendere una posizione netta. Altrimenti le 100mila supplenze annuali di 52mila in deroga sul sostegno rimarranno in eterno.