Pubblichiamo alcuni articoli sulle sentenze Anief, sulla programmazione di una lotta comune tra Anief e Cobas, sul Concorso che tarda ancora e sull'iniziativa gratuita Anief dedicata al sostegno.
Pubblichiamo alcuni articoli sulle sentenze Anief, sulla programmazione di una lotta comune tra Anief e Cobas, sul Concorso che tarda ancora e sull'iniziativa gratuita Anief dedicata al sostegno.
E’ evidente che il ritardo di quasi tre mesi rispetto a quanto previsto dalla legge rinvierà l’assunzione di 63.712 docenti: per le commissioni d’esame, infatti, sarà impossibile realizzare le prove scritte (due per gli insegnanti tecnico pratici), il colloquio e formare le graduatorie dei vincitori in appena cinque mesi. Visti i lunghi tempi di svolgimento delle precedenti selezioni, è verosimile che prima del 2017 non ci sia alcuna assunzione.
Marcello Pacifico (presidente Anief): risulta irragionevole l’assenza di un canale riservato ai precari con 36 mesi di servizio e l’esclusione dei laureati che, a questo punto, fanno bene a conseguire le abilitazioni all’estero. Insensata, infine, la previsione di pochi posti a bando per l’infanzia, la primaria e il sostegno. Siamo pronti a dare battaglia in tribunale.
Le recenti stime dell’Aran hanno confermato come il contratto di 3 milioni di lavoratori statali, fermo al 2009, abbia raggiunto un potere di acquisto delle loro retribuzioni sempre più basso. E ogni giorno che passa è sempre più chiara l’intenzione dei nostri governanti di applicare, nel nuovo contratto su cui è stato avviato il confronto all’Aran, quel Decreto Legislativo 150/09, con gli aumenti stipendiali sganciati dagli scatti di anzianità e legati invece a doppio filo alle performances prodotte nel corso del proprio servizio professionale. Nella Scuola, dove le buste paga sono inferiori in media a 30mila euro, il “merito” solo per pochi è già legge. Intanto, la sentenza della Consulta che reputa illegittimo il blocco stipendiale non trova applicazione.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ancora una volta toccherà ai giudici sostituirsi al legislatore di turno disattento, per garantire l’adozione dell’articolo 36 della Costituzione sull’adeguata retribuzione in rapporto al lavoro profuso. Per chi si vuole opporre, il sindacato Anief ha predisposto apposito ricorso.
Per affrontare il Concorso a Cattedra, affidati ad Eurosofia! I nostri formatori, con esperienza pluriennale nel campo dei concorsi pubblici, hanno strutturato un corso che consentirà di acquisire competenze e nozioni efficaci per superare la prova.
Eurosofia, che già 2 anni fa ha curato con grande successo la preparazione dei candidati alle selezioni, organizza in collaborazione con il Sindacato Anief, (noto per il successo dei ricorsi sui criteri di valutazione del precedente concorso a cattedra che hanno permesso di superare le prove a migliaia di candidati) il corso di preparazione utile al superamento di tutte le prove. Il corso di formazione è di 120 ore, di cui 110 ore in modalità e-learning e 10 ore in presenza nelle principali città italiane (Bari Benevento, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Roma, Torino, Venezia), utili al superamento delle prove per tutte le classi di concorso.
Le lezioni in presenza si svolgeranno in tutte le province con un minimo di 15 partecipanti e saranno tenute da formatori qualificati, con esperienza pluriennale nel campo della preparazione ai concorsi, alla formazione universitaria e alla formazione professionale.
Assegnate le ore richieste, a volte, solo in presenza di casi gravi. Dal dossier statistico sull'integrazione del Miur risulta che in Veneto, il rapporto alunni - docenti è 2.1 contro una media nazionale di 1.85, ovvero mille insegnanti in meno. Mancano anche due docenti specializzati per scuola in Liguria e Lombardia. Problemi pure in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio e Piemonte. Per Anief, è evidente che questi UU.SS.RR. seguono illegittimi parametri di assegnazione degli organici, spesso sconfessati dai tribunali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): nonostante segnaliamo continuamente casi paradossali di violazione di diritto allo studio e chiediamo attivazione di posti in deroga, purtroppo, la via giudiziaria rimane per le famiglie l’unica perseguibile per rivendicare le ore di sostegno negate. Ecco perché patrociniamo i ricorsi gratuitamente.
Illegittime le determinazioni del MIUR che nel concorso 2012 aveva pensato di poter scorporare il punteggio delle prove scritte dalla successiva prova pratica o di laboratorio prevista per alcune classi di concorso ed escludere, così, a priori dalla prosecuzione del concorso quei candidati che non avevano conseguito un punteggio di almeno 21/30 ritenuto utile dall’Amministrazione per l’accesso alla prova pratica o di laboratorio. Il Consiglio di Stato accoglie i ricorsi patrocinati dagli Avvocati Tiziana Sponga, Sergio Galleano e Vincenzo De Michele, pronunciando con sentenza definitiva la piena ragione delle tesi sostenute dal nostro sindacato.
Scuola: Anief e Cobas si sono incontrati per programmare una lotta comune contro la “cattiva scuola” di Renzi
Questa è la prima risposta all’accordo politico raggiunto tra il Miur e i sindacati rappresentativi sull’ipotesi di contratto sulla mobilità. Di fronte alla sottomissione al "renzismo" del sindacalismo confederale che apre le porte alla chiamata diretta da parte dei presidi e alla perdita di titolarità volute dalla “cattiva scuola”, soltanto a parole contestata da tali sindacati nella scorsa primavera, Anief e Cobas si oppongono e rilanciano la mobilitazione.
La giovane organizzazione sindacale chiede di non mettere nero su bianco il pre-accordo sottoscritto una settimana fa con il Miur, perché con questo testo quasi tutti i trasferimenti fuori provincia saranno destinati agli ambiti territoriali e la stessa fine faranno i 56mila assunti con le fasi B e C della Buona Scuola. Andando a rinnegare la forte richiesta dei 600mila docenti che la scorsa primavera hanno scioperato proprio per dire no alla perdita di titolarità che la riforma ha come obiettivo finale per un altissimo numero di insegnanti. Prima di sedersi a trattare, quelle stesse organizzazioni sindacali sapevano bene di aver ricevuto un chiaro mandato.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ci vuole coerenza, dando seguito a quanto espresso per mesi dai vari sindacati che hanno promesso di non avallare alcun tipo di contratto contenente la chiamata diretta. Questa linea diventa ancora più importante da assumere, nel momento in cui le organizzazioni sindacali intendano far cancellare la norma dai tribunali o con un referendum popolare. È doveroso abbandonare subito il tavolo delle trattative e rispettare quanto già manifestato dal personale della scuola. Per impugnare, insieme, l’eventuale disposizione che l’amministrazione in maniera unilaterale adotterà.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.