Anief chiede pubblicamente l’intervento del Parlamento affinché si rimuova la norma della Legge 107 - comma 73, che diversifica il trattamento delle domande sulla base dell'anno di immissione in ruolo o del tipo di posto accettato nelle fasi 0 A B e C del piano straordinario di stabilizzazione. Nel frattempo, l'amministrazione dovrebbe procedere, secondo le vecchie regole, garantendo la mobilità di tutto il personale neo assunto o sovrannumerario. Oppure dovrebbe definire preliminarmente gli ambiti territoriali che sostituiranno i movimenti inter-provinciali. In caso contrario, si arriverebbe ad un mega-contenzioso.
Marcello Pacifico (presidente Anief): si sta procedendo verso la stipula di un contratto che poggia su presupposti iniqui, che avranno ripercussioni importanti su decine di migliaia di docenti, sulle loro carriere e i loro affetti. Presupposti che ignorano l’articolo 8 della Cedu e i principi costituzionali a tutela dei lavoratori.
Intanto, Anief sta realizzando in questi giorni una serie di incontri con tutte le altre organizzazioni sindacali che promuovono iniziative referendarie per cancellare le norme su albi territoriali e chiamata diretta.
Pubblichiamo alcuni articoli su Anief ricevuta al Miur: su concorso nessuna apertura ai giovani laureati, su rapporto Aran, meno 4 punti su stipendi, su Rapporto Ragioneria dello Stato sui dipendenti: -0,5% sulle retribuzioni e l’età media sale a 49,2 anni e su il “potenziamento” degli istituti è stato gestito male. Deluso pure il ministro: non sono soddisfatta.
La conferma è giunta dal vice capo di gabinetto Miur, il dottor Rocco Pinneri, che il 15 gennaio ha ricevuto al Ministero una delegazione guidata dal presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico: durante l'incontro, sono stati affrontati i temi del futuro concorso a cattedra che assegnerà 63.712 posti, del precariato e del pronunciamento della Corte di Giustizia europea. Ma che delle tante pronunce dei tribunali sull'inserimento nelle GaE e delle possibile soluzioni, da inserire nel decreto Milleproroghe 2016, della riforma del sostegno e della scuola dell’infanzia. Nel caso non fossero accolte, il sindacato ha ribadito la volontà di ricorrere in tribunale, proprio per consentire ai giovani “dottori” di poter partecipare a un concorso che si preannuncia per l’ennesima volta sub judice prima ancora di essere pubblicato.
Marcello Pacifico (presidente Anief): le graduatorie devono essere riaperte e la stessa adunanza plenaria non potrà cambiare un indirizzo univoco finora sposato dal giudice d'appello, salvo sconfessare gli stessi relatori estensori e presidenti di sezioni dei processi già celebrati.
La stima è stata resa pubblica attraverso il rapporto semestrale ARAN, aggiornato a dicembre 2015 e pubblicato in queste ore. Il rapporto evidenzia come i lavoratori della scuola, il cui contratto è fermo al 2009, abbiano un potere di acquisto delle loro retribuzioni, che diminuisce in modo inesorabile.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il problema è che all’Aran, la parte pubblica ha anche l’obbligo di applicare al comparto pubblico le norme sul merito previste dal Decreto Legislativo 150/09, con gli aumenti stipendiali legati alle performances piuttosto che all’anzianità di servizio. Dimenticando che inserire questo modello, in perfetto in stile aziendale, per la scuola rappresenterebbe la fine, perché gli aumenti automatici in busta paga rappresentano da sempre l’unica forma di carriera per il 99 per cento dei docenti e del personale Ata.
Per chi non vuole più accettare tutto ciò, il sindacato ha predisposto apposito ricorso.
Doppio salto all’indietro: stipendi annui fermi a 34.300 euro, con la prospettiva di avere nel 2019 l'età media dei dipendenti statali di oltre i 53 anni per colpa del giro di vite delle riforme pensionistiche. Per il sindacato, oggi un dipendente dovrebbe percepire almeno il 20% in più in busta paga. Ed è assurdo che non siano state previste deroghe alla riforma Monti-Fornero.
Marcello Pacifico (Anief-CIsal): i lavoratori statali più penalizzati sono quelli che operano nella scuola, dove due insegnanti su tre sono già over 50: la media delle retribuzioni rimane addirittura inferiore ai 30mila euro lordi annui. Ed è una situazione che riguarda quasi esclusivamente l’Italia. Perché un docente tedesco percepisce quasi il doppio, con la possibilità di andare in pensione anche dopo 27 anni di contributi.
A precisa domanda, posta da una testata giornalistica nazionale (Repubblica), “Ministro, è soddisfatta della realizzazione della Buona scuola? Il potenziamento fatto a dicembre sembra un parcheggio di docenti che non sanno bene che insegnare”, Giannini ha così replicato: “Non sono soddisfatta del potenziamento, serviranno tre anni per andare a regime”.
Per Anief si tratta di un’ammissione importante. Perché conferma i timori espressi dal giovane sindacato sin dal mese di ottobre, quando il piano di potenziamento doveva ancora compiersi ma era già chiaro il patatrac verso cui avrebbe portato: dei docenti impegnati su progetti improvvisati, visto che il Ptof deve ancora oggi essere approvato, oppure a svolgere l’ingrata funzione di “tappabuchi” per le supplenze sino a 10 giorni.
Marcello Pacifico (presidente Anief): al Ministero dell’Istruzione si indignavano quando parlavamo di docenti neo-assunti mortificati a svolgere supplenze brevi. Solo che il tempo è galantuomo. Ora anche il ministro ha alzato bandiera bianca.
Il Dirigente Scolastico con la Riforma della “Buona scuola” oltre al ruolo dirigenziale, ha un ruolo di supervisore, deve possedere capacità gestionali e di leadership, deve valorizzare le risorse della propria scuola creando degli ambienti di apprendimento tecnologici, funzionali innovativi, deve essere in grado di strutturare un ambito professionale che crei fiducia e senso di appartenenza,promuovere la cultura e l’integrazione sociale, inserirsi nelle iniziative culturali del territorio.
Intraprendere la carriera di Dirigente scolastico rappresenta una sfida interessante e può rivelarsi un sentiero lastricato di grandi soddisfazioni professionali.
Per chi i desidera implementare i necessari strumenti normativi, organizzativi e gestionali e vuole runnovare il suo percorso professionale Eurosofia ha attivato un Corso di Preparazione per Dirigente scolastico
Il 21 Gennaio 2016 il Miur incontrerà i sindacati per fornire le informazione relative ai Bandi di Concorso.
Pubblichiamo alcuni articoli sul Parlamento che deve aprire le GaE ad abilitati tramite decreto Milleproroghe e su 8mila docenti neo-assunti lasciati senza stipendio.
Per affrontare il Concorso a Cattedra, affidati ad Eurosofia! I nostri formatori, con esperienza pluriennale nel campo dei concorsi pubblici, hanno strutturato un corso che consentirà di acquisire competenze e nozioni efficaci per superare la prova.
Eurosofia, che già 2 anni fa ha curato con grande successo la preparazione dei candidati alle selezioni, organizza in collaborazione con il Sindacato Anief, (noto per il successo dei ricorsi sui criteri di valutazione del precedente concorso a cattedra che hanno permesso di superare le prove a migliaia di candidati) il corso di preparazione utile al superamento di tutte le prove. Il corso di formazione è di 120 ore, di cui 110 ore in modalità e-learning e 10 ore in presenza nelle principali città italiane (Bari Benevento, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Roma, Torino, Venezia), utili al superamento delle prove per tutte le classi di concorso.
Le lezioni in presenza si svolgeranno in tutte le province con un minimo di 15 partecipanti e saranno tenute da formatori qualificati, con esperienza pluriennale nel campo della preparazione ai concorsi, alla formazione universitaria e alla formazione professionale.
La quota d'iscrizione al corso è solo di 100 Euro e gli iscritti riceveranno anche in omaggio il nuovissimo e-book “Il nuovo ruolo del docente” della Casa Editrice Simone, aggiornato e specifico per il nuovo concorso oltre all’assistenza costante di tutor ed esperti dei diversi ambiti professionali.
Il corso offrirà simulazioni, verifiche, esercitazioni per prepararsi a tutte le prove, unità didattiche e dispense di studio che mirano a rafforzare le competenze sia dell’area comune che delle diverse aree professionali e la conoscenza delle discipline con riferimento al relativo programma d'esame.
Come previsto dalla bozza del decreto, sarà indispensabile avere una conoscenza della lingua straniera di livello B2, Con una quota integrativa di 100 Euro, potrete ricevere una preparazione equivalente a quella richiesta su una delle quattro lingue previste : inglese, francese, spagnolo o tedesco.
Per iscriverti scarica la domanda di iscrizione e inviala a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. insieme alla copia del bonifico che deve essere intestato a:
Eurosofia
Iban: IT88 L030 6234 2100 0000 1372 033 Banca Mediolanum - Sede di Basiglio, con causale: "Iscrizione Corso di preparazione al Concorso a Cattedra";
Per maggiori informazioni contatta la segreteria di Eurosofia: tel. 091.7098311 e 091.7098357
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.