1) La Scuola, nell’XI edizione del Rapporto sullo Stato Sociale
Anche quest’anno, il Dipartimento di economia e diritto dell’’Università "Sapienza" di Roma si è applicato alle problematiche del Welfare State nel contesto economico-sociale del nostro Paese.
2) Nel sito istituzionale del MIUR, l’esito di una rilevazione sulle immatricolazioni universitarie
Si tratta del focus relativo alle immatricolazioni 2014/2015.
3) Per gli insegnanti, un interrogativo in più, sulla didattica della Storia
Da una rilevazione MIUR sulle scelte della traccia nella prova di Italiano, da parte dei candidati all’esame di Stato conclusivo dei corsi di istruzione secondaria superiore risulta che pochissimi hanno svolto il tema di argomento storico. E’ un dato che fa riflettere.
Rimangono tutti da sciogliere i nodi centrali di un provvedimento che se, come sembra, otterrà entro un paio di giorni la fiducia dell’aula del Senato, potrà solo che danneggiare il nostro sistema di istruzione, gli otto milioni di studenti iscritti e il milione di professionisti, insegnanti e Ata, che vi operano. Preoccupa la scelta di assumere 50mila docenti solo a livello giuridico, salvo farli inquadrare l’anno successivo all’interno dell’organico funzionale gestito da presidi sempre più amministratori delegati dell’azienda-scuola. Inoltre, si continua a tenere chiusa la porta agli abilitati dopo il 2011. L’unica buona notizia è il via libera all’immissione in ruolo degli idonei al concorso del 2012, ma si dimenticano tutti quelli delle selezioni passate.
Marcello Pacifico (presidente Anief): ancora esclusi coloro che hanno portato a casa una regolare abilitazione all’insegnamento solo per accedere ad una selezione pubblica. Si escludono anche tutti i precari che hanno svolto più di 36 mesi di servizio su posto vacante, che si ritroveranno con un pugno di mosche in mano: per costoro non rimarrà che fare un nuovo concorso, ripartendo daccapo come se le indicazioni dell’Unione europea e della curia di Lussemburgo sull’assorbimento del precariato non fossero mai esistite. La via del ricorso al Tribunale civile di Roma appare sempre più inevitabile.
No Ddl. L'ultimo ricatto di Renzi: o passa la riforma, o assumo solo 20 mila docenti. Contro l'arroganza del premier l'indignazione dei sindacati e dei docenti mobilitati: "Siamo alle allucinazione, promette un assunto su sette". Da oggi manifestazioni attorno al Senato. Giovedì in corteo.
O lo fanno segnare, o si porta via il pallone
Una riforma uscita da mani anonime, una pseudo consultazione on line su La buona Scuola, emendamenti governativi che modificando le parole non spostano di una virgola le questioni essenziali, sordità assoluta sulle argomentazioni avanzate dai lavoratori della Scuola.
In queste ore riprende, dopo quasi una settimana di “riflessione”, l’esame della commissione Istruzione del Senato del disegno di legge sulla scuola, con la sintesi dei “relatori” delle modifiche presentate, e se il testo dovesse rimanere immutato rimarranno fuori tutti gli insegnanti che hanno frequentato i corsi di abilitazione Pas o i Tfa, oltre a coloro che hanno conseguito il titolo all’estero e in Scienze della formazione primaria dopo il 2011.
Marcello Pacifico (presidente Anief): chiunque si candidi a fare l’insegnante ed è stato abilitato dallo Stato, o ha avuto un titolo riconosciuto, ha diritto ad essere immesso a pieno titolo nelle graduatorie per concorrere alle assunzioni. Senza baratti o ricatti. I nostri tanti precedenti positivi su questo genere di vertenze ci fanno ben sperare: fino a quando chi legifera o amministra non risponde delle norme incostituzionali o degli atti illegittimi in prima persona, la parola definitiva sarà sempre quella dei giudici.
Anief, siamo alle allucinazioni, un assunto su 7. Tra quelli a cui era stata promessa la stabilizzazione.
ROMA, 22 GIU - "Siamo alle allucinazioni: Renzi ora minaccia di assumere solo un docente dei 7 a cui 9 mesi fa era stata promessa la stabilizzazione". E' il commento dell'associazione sindacale Anief a quanto detto oggi dal presidente del consiglio. "Oggi - è detto in una nota - sono stati resi pubblici dal premier dei numeri incredibili e di cui non riusciamo a capacitarci: "se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone", ha detto il Presidente del Consiglio. Eppure, a settembre lo stesso Presidente del Consiglio aveva annunciato l'intenzione di assumere 148.100 precari per dare una risposta "alla direttiva 1999/70/CE, relativa al lavoro a tempo determinato, che è finita davanti al giudice comunitario". E in ogni caso, il totale dei posti immediatamente disponibili per le assunzioni, indipendentemente dalla riforma sono dunque: 51.809". Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, "siamo all'assurdo, perché non occorre il ddl e non esiste alcun problema tecnico o legislativo per assumere 150 mila docenti. Anche l'assunzione di circa 49mila insegnanti attraverso l'organico di fatto può essere attuata attraverso una precisa norma approvata dall'ex ministro Profumo, che ha autorizzato le scuole a fornirsi di un loro 'tesoretto' di docenti a supporto della didattica e della progettualità: sarebbe bastato che alle scuole, fosse stato detto di indicare agli uffici scolastici periferici il fabbisogno di docenti".
Pubblichiamo alcuni articoli sul DDL Scuola, si va verso la fiducia al Senato. Anief: nessun ricatto sulle assunzioni dei precari e ancora Renzi scrive ai suoi, ma rinnega quanto detto a settembre sui precari.
Oggi sono stati resi pubblici dal premier dei numeri incredibili e di cui non riusciamo a capacitarci: "se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone", ha detto il Presidente del Consiglio. Eppure, a settembre lo stesso Presidente del Consiglio aveva annunciato l’intenzione di assumere 148.100 precari per dare una risposta “alla direttiva 1999/70/CE, relativa al lavoro a tempo determinato, che è finita davanti al giudice comunitario”. E in ogni caso, il totale dei posti immediatamente disponibili per le assunzioni, indipendentemente dalla riforma sono dunque: 51.809.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo all’assurdo, perché non occorre il ddl e non esiste alcun problema tecnico o legislativo per assumere 150mila docenti. Anche l’assunzione di circa 49mila insegnanti attraverso l’organico di fatto può essere attuata attraverso una precisa norma approvata dall’ex ministro Profumo, che ha autorizzato le scuole a fornirsi di un loro ‘tesoretto’ di docenti a supporto della didattica e della progettualità: sarebbe bastato che alle scuole, fosse stato detto di indicare agli uffici scolastici periferici il fabbisogno di docenti.
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