Nella bozza pubblicata nelle ultime ore non vi è traccia dei finanziamenti necessari a dare seguito all’indicazione giunta ai presidi nei giorni scorsi dal Miur di poter sostituire i collaboratori scolastici anche dal primo giorno di assenza, in deroga al comma 332 dell’articolo 1 della Legge 190/14, che le aveva cancellate per la prima settimana con effetto esecutivo 1° settembre 2015. Anche questa categoria professionale, quindi, viene equiparata agli assistenti amministrativi e tecnici. Confermato pure lo stop alle supplenze da attuare nel primo giorno di assenza dei docenti. Il tutto avviene proprio mentre ci sarebbe stato maggior bisogno di risorse umane.
Marcello Pacifico (presidente Anief): ma che scuola è quella dove non ci sono nemmeno i bidelli per aprirla, chiuderla e sorvegliarla? Siamo francamente stupiti, perché la nostra richiesta era quella di estendere la salvaguardia delle supplenze dal primo giorno di assenza a tutte le categorie. Sul contratto, invece, la via del ricorso per recuperare il maltolto è inevitabile, perché il Governo si sta sempre più prendendo gioco di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici.
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Pubblichiamo alcuni articoli su Anief contro esclusione bonus 500 euro docenti precari e tutti gli ATA; Viaggi d’istruzione, abolirli è una decisione contro gli studenti.
Ai dipendenti della PA andrà solamente lo sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale per l’ultimo semestre dell’anno. Ma che dovrebbe essere dieci volte tanto. Permane il buio sul triennio successivo, visto che i 200 milioni approvati nel testo, che ha avuto il via libera dal CdM, servirebbero solo per il 2015. Inoltre, ci sono forti dubbi su tempi e modalità del rinnovo contrattuale, quando tra l’altro l’anzianità di servizio lascerà spazio al criterio della produttività introdotto dall’ultimo Governo Berlusconi. Non è previsto, infine, alcun indennizzo per gli anni pregressi, nonostante la Consulta avesse indicato il contrario. E ora è corsa in tribunale, per aver giustizia e recuperare anche 5 mila euro di arretrati. Per aderire al ricorso andare al LINK.
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): è inaccettabile pensare di rinnovare il contratto sbloccando solo l’indennità di vacanza contrattuale congelata dal legislatore per dieci anni, senza interventi retroattivi né coperture future. Senza dimenticare che sul rapporto stipendi-inflazione vi è una recente sentenza della Corte Costituzionale, che ne impone la perequazione automatica al di là della firma del contratto. Con la copertura che deve essere triennale e adeguata ai valori previsionali dell’Ipca per i paesi Ue.
Vittoria ANIEF presso il Tribunale del Lavoro di Latina in favore di due docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002: gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Mino Daniele Bembo ottengono una soddisfacente sentenza di pieno accoglimento che riconosce il diritto all'inserimento in GaE delle nostre iscritte anche a seguito dell'annullamento, da parte del Consiglio di Stato, del Decreto Ministeriale n. 234/2014 nella parte in cui escludeva i diplomati magistrale dalla possibilità di presentare domanda di inserimento nelle Graduatorie valide per il triennio 2014/2017.
La riforma 107/2015 li obbliga a formarsi in servizio, al pari dei colleghi beneficiari del finanziamento. Ma nel decreto di attivazione del bonus il Miur si è dimenticato di loro. Perdendo un’occasione importante, perché la somma, da rendicontare entro il 31 agosto 2016, permetterà per la prima volta al personale della scuola di accedere ad una formazione a scelta e a spese del proprio datore di lavoro, quale è lo Stato. Tutte le spese di dell’impugnazione saranno assunte dall’Anief. Può aderire anche il personale educativo, precario o di ruolo. Adesioni on line entro il 19 novembre.
Marcello Pacifico (presidente Anief): solo quest’anno saranno almeno 300mila i lavoratori illegittimamente esclusi. Eppure sono oggetto di votazione attiva e passiva riguardo i piani di attività svolti all’interno delle scuole. Inoltre, da contratto hanno diritto al medesimo salario accessorio dei colleghi assunti a tempo indeterminato. Il motivo della loro esclusione è solo uno: far risparmiare alle casse dello Stato oltre 150milioni di euro annui.
Secondo l’Anief la gravità dei fatti accaduti a Milano negli ultimi mesi, dove due liceali hanno perso la vita cadendo dalla stanza d’albergo dove alloggiavano per visitare l’Expo, deve rappresentare un monito per migliorare le condizioni dei viaggi d’istruzione e per affrontare i disagi giovanili. Ma non può costituire la fine di un processo di crescita, centrale per un i giovani: a viverla lo scorso anno sono stati 2 milioni e 700mila studenti e alunni italiani.
Marcello Pacifico (presidente Anief): fermando gli spostamenti di oltre 2 milioni di giovani che ogni anno in Italia intraprendono una gita scolastica non risolverebbe certi disagi giovanili. Di questi, si devono certamente fare carico la scuola, la famiglia e tutte le agenzie educanti. Ma anche le istituzioni, ad iniziare dall’amministrazione scolastica, finalmente tornando a tutelare e a riconoscere il lavoro di quei docenti che nell’accompagnare i loro allievi nelle visite d’istruzione si fanno carico di responsabilità enormi a titolo praticamente gratuito.
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