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"Il concorso per assumere circa 2 mila nuovi dirigenti scolastici è sempre più a rischio annullamento: il Consiglio di Stato, sede giurisdizionale (Sezione Sesta), ha infatti accolto il ricorso dei candidati che chiedevano di dare seguito all'ordinanza del Tar sentenza 2035/2012 che aveva bloccato l'iter di assunzione di 335 nuovi presidi in Lombardia". Lo afferma in una nota l'Anief.

"Per conoscere la decisione definitiva sull'ipotesi di somministrazione di migliaia di quesiti sbagliati, sulla composizione di alcune commissioni illegittime, dove in qualche caso si è riscontrata addirittura la presenza di dirigenti sindacali, e sulla errata organizzazione della prima prova scritta bisognerà ora attendere l'udienza di merito del Tar Lazio, fissata per il 22 novembre prossimo - prosegue la nota -. Quando il tribunale amministrativo dovrà pronunciarsi pure sul merito nei ricorsi presentati anche da 8.000 candidati che hanno denunciato da tempo l'erroneità dei quiz somministrati e la violazione del bando di concorso. La decisione dei giudici di Palazzo Spada di non confermare il provvedimento monocratico che sospendeva, su istanza del Miur, la sentenza del Tar Lombardia di annullamento delle prove scritte, creerà ora molti problemi al regolare svolgimento dell'anno scolastico della regione coinvolta: in Lombardia, infatti, con i pensionamenti che scatteranno dal 1° settembre saranno oltre 500 le sedi scolastiche prive di capo d'istituto. Tutte scuole che andranno in reggenza, obbligando molti presidi già in servizio a dirigere contemporaneamente fino a quattro-cinque scuole".

Per il sindacato "la mancata assunzione dei vincitori del concorso in Lombardia, su cui grava la nota vicenda delle buste utilizzate durante la prova scritta per contenere i dati anagrafici dei candidati, reputate trasparenti e di conseguenza lesive della garanzia dell'anonimato, quindi a forte rischio di invalidazione dell'intera procedura, costringerà i 335 candidati vincitori a non prendere più servizio come dirigenti scolastici: inizieranno l'anno scolastico ancora come insegnanti".

"A questo punto - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir - nel prossimo mese di novembre il tribunale amministrativo non potrà però fare altro che ordinare di rinnovare l'intera procedura concorsuale: in tal modo si potrebbe avere un numero maggiore di idonei da ricollocare nelle tante scuole rimaste senza dirigenza. A meno che non intervenga una soluzione politica proposta dal Parlamento, auspicabile, per porre rimedio alla cattiva gestione del concorso da parte dell'amministrazione".

"Con una soluzione politica - prosegue Pacifico – verrebbero tutelati da una parte gli idonei dirigenti nominati al termine delle prove, certamente meritevoli di aver superato l'intero percorso, dall'altra gli altri candidati ricorrenti a cui è stata preclusa la possibilità stessa di esser valutati per le competenze e le conoscenze specifiche sulla materia. Queste sono le due strade percorribili, 'tertium non datur'".

"La soluzione auspicata dall'Anief agevolerebbe, inoltre, le operazioni di assunzione che si renderanno necessarie se nel frattempo l'amministrazione ritornerà ad un maggiore numero di scuole autonome, previsto dalla normativa precedente al dimensionamento dichiarato incostituzionale dalla Consulta - conclude la nota -: un dimensionamento scolastico, già ritenuto incostituzionale, che ha ridotto proprio la metà dei posti messi a concorso per nuovi dirigenti. La soluzione, dettata da meri motivi di bilancio, ha prodotto altri nuovi ricorsi, questa volta presentati dagli idonei privati improvvisamente della sede scolastica cui avrebbero dovuto essere assegnati".

Fonte: Italpress

Il nuovo anno scolastico si avvia "sempre più nel caos": il Consiglio Stato blocca l'assunzione di 335 nuovi dirigenti vincitori di concorso in Lombardia, e "lezioni al via con centinaia di scuole senza presidi". L'allarme arriva dall'Anief, spiegando che sul concorso viziato da troppi errori la decisione finale spetta ora al Tar del Lazio, che il 22 novembre non potrà fare altro che ordinare di rinnovare l`intera procedura. A meno che non intervenga una soluzione politica proposta dal Parlamento.

Il concorso per assumere circa 2mila nuovi dirigenti scolastici è infatti - spiega l'Anief - sempre più a rischio annullamento: il Consiglio di Stato, sede giurisdizionale (Sezione Sesta), ha infatti accolto il ricorso dei candidati che chiedevano di dare seguito all'ordinanza del Tar sentenza 2035/2012 che aveva bloccato l'iter di assunzione di 335 nuovi presidi in Lombardia. E - spiega il sindacato - "per conoscere la decisione definitiva sull'ipotesi di somministrazione di migliaia di quesiti sbagliati, sulla composizione di alcune commissioni illegittime, dove in qualche caso si è riscontrata addirittura la presenza di dirigenti sindacali, e sulla errata organizzazione della prima prova scritta bisognerà ora attendere l'udienza di merito del Tar Lazio, fissata per il 22 novembre prossimo". Quando il tribunale amministrativo dovrà pronunciarsi pure sul merito nei ricorsi presentati anche da 8.000 candidati che hanno denunciato l'erroneità dei quiz somministrati e la violazione del bando di concorso.

La decisione dei giudici di Palazzo Spada di non confermare il provvedimento monocratico che sospendeva, su istanza del Miur, la sentenza del Tar Lombardia di annullamento delle prove scritte, creerà ora - avverte l'Anief - molti problemi al regolare svolgimento dell'anno scolastico della regione coinvolta: in Lombardia, infatti, con i pensionamenti che scatteranno dal primo settembre saranno oltre 500 le sedi scolastiche prive di capo d'istituto. Tutte scuole che andranno in reggenza, obbligando molti presidi già in servizio a dirigere contemporaneamente fino a quattro-cinque scuole.

Così - prosegue il sindacato - la mancata assunzione dei vincitori del concorso in Lombardia, su cui grava la vicenda delle buste utilizzate durante la prova scritta per contenere i dati anagrafici dei candidati, reputate trasparenti e di conseguenza lesive della garanzia dell'anonimato, quindi a forte rischio di invalidazione dell'intera procedura, costringerà i 335 candidati vincitori a non prendere più servizio come dirigenti scolastici: inizieranno l'anno scolastico ancora come insegnanti.

"A questo punto - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir - nel prossimo mese di novembre il tribunale amministrativo non potrà però fare altro che ordinare di rinnovare l'intera procedura concorsuale: in tal modo si potrebbe avere un numero maggiore di idonei da ricollocare nelle tante scuole rimaste senza dirigenza. A meno che non intervenga una soluzione politica proposta dal Parlamento, auspicabile, per porre rimedio alla cattiva gestione del concorso da parte dell'amministrazione".

"Con una soluzione politica - prosegue Pacifico - verrebbero tutelati da una parte gli idonei dirigenti nominati al termine delle prove, certamente meritevoli di aver superato l'intero percorso, dall'altra gli altri candidati ricorrenti a cui è stata preclusa la possibilità stessa di esser valutati per le competenze e le conoscenze specifiche sulla materia. Queste sono le due strade percorribili, 'tertium non datur'".

Fonte: TMNews

 

Il pasticcio relativo al contratto su utiizzazioni e assegnazioni provvisorie si è concluso con la sottoscrizione di un nuovo testo che, nelle intenzioni, dovrebbe rispondere ai rilievi mossi dalla Funzione pubblica, che non ha approvato il precedente.

In questi giorni è però difficile che cambi ancora qualcosa, è necessario operare in fretta affinchè le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie siano disposte e si possa così proseguire alle immissioni in ruolo entro la fine della settimana. A conclusione del percorso che abbiamo seguito ogni giorno con i nostri articoli, bisogna dire ancora che anche la FLC CGIL ha firmato il nuovo testo, e questo ha provocato la reazione dell'Anief, che aveva approvato l'iniziale decisione di non firmare.

Venerdì 24 agosto il Miur ha trasmesso agli USR il nuovo testo relativo alle Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l'a.s. 2012/13, affinchè possano essere disposte le relative operazioni. In fretta, entro il 31 agosto bisogna conferire anche le immissioni in ruolo.

Vi è da segnalare che la FLC CGIl ha sottoscritto il nuovo testo per senso di responsabilità - leggiamo in un comunicato del loro sito - ma soprattutto per evitare che per il secondo anno la materia venisse delegata ad atti unilaterali e discrezionali dell'amministrazione come avvenuto con Ordinanza ministeriale e circolare lo scorso anno, la FLC CGIL e gli altri sindacati, hanno deciso di sottoscrivere in via definitiva il nuovo contratto.

Condizione per la firma è stata l'aver ottenuto "la sottoscrizione da parte dell'amministrazione di una dichiarazione congiunta con i sindacati con la quale venisse rafforzato e ribadito quanto già presente in premessa al contratto stesso, ovvero la piena validità del contratto nazionale di lavoro in materia di contrattazione e relazioni sindacali ai diversi livelli e la piena assunzione dei contenuti dell'intesa sottoscritta a maggio dalle confederazioni presso il ministero della Funzione pubblica nella quale, tra le altre cose, era stato ribadito il ruolo negoziale e le prerogative delle RSU in tutte le materie previste dai Ccnl vigenti.  Con il contratto, inoltre, è stata pienamente ripristinata la contrattazione regionale sulle utilizzazioni del personale e sul piano delle disponibilità, contrattazione che lo scorso anno, nell'OM, era diventata semplice informativa ai sindacati."

La firma del contratto anche da parte della FLC CGIL ha provocato la reazione dell'Anief che in un comunicato del 24 agosto stesso aveva appoggiato la mancata firma del testo "L'Anief condivide la scelta della Flc-Cgil di non firmare il Contratto collettivo nazionale sulla mobilità del personale scolastico: la proposta fatta dall'amministrazione è infatti ingiusta, perché basata su presupposti illegittimi che si ripercuotono sui lavoratori del settore"

Il 25 agosto il giovane sindacato interviene nuovamente "Anche la Flc-Cgil si allinea agli altri sindacati e firma il contratto sulla mobilità scolastica praticamente scaduto ancora prima di vedere la luce. Secondo l’Anief è assurdo che questo sia avvenuto dopo che sono scaduti i termini di presentazione delle domande e sono in gran parte già stati pubblicati gli esiti delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie. Si tratta di una situazione paradossale che penalizza tanti dipendenti interessati, in particolare i docenti inidonei, gli Itp ed il personale distaccato presso la pubblica amministrazione. Tra l’altro nel nuovo contratto permangono le discriminazioni nei confronti dei docenti neo-assunti e le incongruità presenti nella vecchia tabella di valutazione dei titoli [...]

Non può consolarci una generica dichiarazione messa a verbale su richiamo del recente accordo stipulato con la Funzione Pubblica, poiché non basterà di certo a limitare l’attuale atteggiamento dispotico assunto dalla maggior parte dei dirigenti scolastici nell’ambito dell’organizzazione di lavoro, in particolare sull’orario di lavoro e sulla scelta del personale da assegnare ai vari plessi scolastici"

Il nuovo testo del Contratto 2012/13 su Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, con nota di trasmissione agli USR e tabelle licei musicali

I rilievi della Funzione Pubblica

Fonte: Orizzonte Scuola

"Che motivo c'era di bandire un concorso pubblico per docenti, dal momento che ce ne sono centinaia di migliaia già abilitati ed in lista di attesa?". A chiederlo è il sindacato scolastico Anief, a cui risulta che dei 100 mila abilitati presso le scuole di specializzazione all'insegnamento nello scorso decennio solo 30% è stato assunto.

"Che motivo c'era - si chiede Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir - di illudere nuovamente la categoria degli insegnanti, dal momento che la maggior parte di quelli già selezionati per svolgere questa professione è stata abbandonata in questi ultimi anni, spesso in scuole di province diverse, a svolgere il servizio come supplenti? La realtà è che questi insegnanti sono stati selezionati da giovani e si stanno invecchiando rimanendo precari nelle nostre scuole autonome".

"Ma non si può invecchiare - continua Pacifico - vincendo concorsi uno dopo l'altro e poi rimanere sempre al 'palo'. Certo, un nuovo concorso può essere visto come una nuova opportunità.

Però è davvero troppo tempo che, almeno nella scuola, non garantisce un reale sbocco di lavoro. Questo è avvenuto perché per decenni il Miur ha autorizzato prima i provveditorati e poi le università ad abilitare decine di migliaia di candidati. Con il risultato che oggi ci sono 250mila insegnanti nelle graduatorie ad esaurimento".

Il sindacato teme, inoltre, che l'accesso al concorso a cattedre annunciato dal Ministero dell'Istruzione verrà riservato ai soli abilitati. E che quindi non potranno certo accedervi i neo-laureati, né tantomeno coloro che si accingono a svolgere il Tfa. "Saranno invece costretti a partecipare a questa nuova procedura concorsuale i precari abilitati che - conclude il presidente dell'Anief - parallelamente non rinunceranno di certo a denunciare il Governo italiano presso la Commissione Ue: un Governo che dopo averli utilizzati per tanti anni da supplenti si dimentica del prezioso servizio reso allo Stato, mettendoli di fronte ad un'inutile prova".

Fonte: TMNews

 

L'Anief ritiene illusoria e ingiusta la decisione del Miur di bandire, nel prossimo autunno, un concorso per 11.892 cattedre nelle scuole statali di ogni ordine e grado: ci sono già 250 mila docenti vincitori di concorso, in lista di attesa anche da tanti anni, che hanno tutti i titoli per essere assunti e inoltre se il concorso sarà riservato solo agli abilitati i giovani non potranno nemmeno fare domanda.

"Che motivo c'era - si chiede Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir - di illudere nuovamente la categoria degli insegnanti? La realtà è che questi insegnanti sono stati selezionati da giovani e stanno invecchiando rimanendo precari nelle nostre scuole autonome. Ma non si può invecchiare - continua Pacifico - vincendo concorsi uno dopo l'altro e poi rimanere sempre al 'palo'. E' davvero troppo tempo che non c'è un reale sbocco di lavoro. Questo e' avvenuto perche' per decenni il Miur ha autorizzato prima i provveditorati e poi le università ad abilitare decine di migliaia di candidati. Con il risultato che oggi ci sono 250mila insegnanti nelle graduatorie ad esaurimento".

Il sindacato teme, inoltre, che l'accesso al concorso a cattedre verrà riservato ai soli abilitati. E che quindi non potranno certo accedervi i neo-laureati, né tantomeno coloro che si accingono a svolgere il Tfa. "Saranno invece costretti a partecipare a questa nuova procedura concorsuale i precari abilitati che - conclude il presidente dell'Anief - parallelamente non rinunceranno di certo a denunciare il Governo italiano presso la Commissione Ue".

Fonte: Italpress

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XXIV2012

 

 

 

In questo numero:

IL PUNTO

I RICORSI

Dimensionamento: per evitare il licenziamento i Dsga costretti a cambiare regione

Ricorso contro il blocco quinquennale della mobilità per il personale docente neo immesso in ruolo 

Scheda di rilevazione dati Ricorso Mobilità - Trasferimenti