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ROMA (ITALPRESS) - "Proprio nel giorno in cui il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua firmano una Convenzione che consentira' di mettere a sistema le banche dati di  scuola e universita' con quella Inps dei cittadini lavoratori, lo stesso ente previdenziale fa sapere - rendendo pubblica la nota n. 12486 - che ai suoi dipendenti precari licenziati in precedenza le ferie non godute vanno necessariamente remunerate". E' quanto si legge in una nota dell'Anief che aggiunge: "Per l'Inps, infatti, il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 "in questa fase di prima applicazione" interessa "tutto il personale, compresi dirigenti e professionisti, cessato dal servizio a decorrere dal 7 luglio 2012, data di entrata in vigore del predetto decreto legge".

Pertanto, continua l'istituto nazionale di previdenza, "la legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo". "A questo punto - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato ai quadri e direttivi della Confedir - la nostra richiesta non puo' essere piu' elusa. Nel frattempo, precari iscritti all'Anief sono gia' stati mobilitati: hanno infatti inviato una diffida ai dirigenti scolastici proprio perche' alla scadenza del loro contratto,  concretizzatasi nel mese di giugno 2012, non e' stato dato seguito il pagamento delle ferie non godute nell'anno scolastico 2011/12". Anief e Confedir confermano che "permangono tutti i limiti di costituzionalita' sulla decisione del Governo dei tecnici di abolire, di fatto, un istituto, quello delle ferie, garantito dalla Costituzione". "Per cui - continua Pacifico - si generera' di certo un contenzioso dinanzi al giudice del lavoro per tutelare tutti i precari che
verranno assunti nel prossimo anno scolastico. Mentre per quelli che hanno lavorato nel 2011/12, a questo punto e' auspicabile un rapido scioglimento della riserva da parte dell'amministrazione interessata".

(ITALPRESS).
07-Ago-12 12:09

 

'Dopo esito ricorsi ai tribunali Governo era costretto'

Roma, 7 ago. (TMNews) - Sono in arrivo 21mila assunzioni di docenti precari nella scuola. Lo annuncia il sindacato Anief che esprime soddisfazione per l'esito positivo dell'azione sindacale degli ultimi mesi che "ha costretto il Governo ad assumere oltre 21mila docenti precari". "Il decreto - annuncia Marcello Pacifico, presidente Anief - è atteso nelle prossime ore e non possiamo che essere soddisfatti: malgrado il blocco del turn over, i tagli agli organici e le riconversioni obbligatorie del personale inidoneo e soprannumerario, per il secondo anno consecutivo l'Anief ha indotto il Governo a fare quanto ci chiede da tempo l'Unione Europea".

"Attraverso migliaia di ricorsi avviati negli ultimi mesi - ricorda Pacifico - abbiamo inferto, per abuso di contratti a termine, pesanti condanne alle spese a carico dell'amministrazione. La quale non ha così potuto fare altro che adoperarsi nei confronti del Governo per consentire il massimo delle assunzioni consentite".

"Finalmente qualcosa è cambiato: i tantissimi precari hanno capito che per ottenere l'immissione in ruolo, dando compimento al loro onorato servizio, bisognava rivolgersi ai giudici. Ecco così svelato il mistero - continua Pacifico - su come pur in presenza di una nuova riduzione degli organici del pubblico impiego e del mantenimento del blocco del turn over nella pubblica amministrazione, nella scuola si continua ad assumere: il merito è del nuovo modo di fare sindacato, con ricorsi sistematici ai tribunali laddove il legislatore non riesce o non vuole tutelare i diritti dei lavoratori precari".

Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario giungono invece notizie di rinvii e di riduzione del contingente di assunzioni, peraltro già inizialmente limitato a poco più di 5.300 posti: l'Anief non può che esprimere il proprio disappunto. "Il problema - sostiene il suo presidente - è che in questo caso l'amministrazione ancora non applica quanto previsto dalla legge sui posti vacanti e disponibili. Poiché quest'anno sono state assegnate oltre 35mila supplenze fino al termine dell'anno scolastico, anche considerando la contestata riconversione del personale docente inidoneo e degli Itp in soprannumero, potevano essere decretate almeno 27mila nuove assunzioni".

Anche per il personale Ata il sindacato ha quindi intenzione di continuare il contenzioso nelle aule dei tribunali. "Faremo di tutto - conclude il presidente Anief - per ottenere il rispetto del merito e della parità di trattamento di tutti i cittadini europei. Come anche Strasburgo, del resto, ci chiede da diverso tempo".

Red/Nes

07 ago 12

 

"Non possiamo che essere soddisfatti: malgrado il blocco del turn over, i tagli agli organici e le riconversioni obbligatorie del personale inidoneo e soprannumerario, per il secondo anno consecutivo l'Anief ha costretto il Governo ad assumere piu' di 20mila docenti precari". Cosi' commenta Marcello Pacifico, presidente Anief, la pubblicazione del decreto di assunzione in ruolo di circa 21mila insegnanti da parte dal Ministero dell'Istruzione. "Attraverso migliaia di ricorsi avviati negli ultimi mesi - ricorda Pacifico - abbiamo inferto, per abuso di contratti a termine, pesanti condanne alle spese a carico dell'amministrazione. La quale non ha cosi' potuto fare altro che adoperarsi nei confronti del Governo per consentire il massimo delle assunzioni consentite". Grazie all'azione dell'Anief, dopo un ventennio durante il quale la scuola ha raggiunto i suoi obiettivi formativi sfruttando cinicamente la preziosa opera di centinaia di migliaia di supplenti, finalmente qualcosa e' cambiato: i tantissimi precari hanno capito che per ottenere l'immissione in ruolo, dando compimento al loro onorato servizio, bisognava rivolgersi ai giudici. "Ecco cosi' svelato il mistero - continua Pacifico - su come pur in presenza di una nuova riduzione degli organici del pubblico impiego e del mantenimento del blocco del turn over nella pubblica amministrazione, nella scuola si
continua ad assumere: il merito e' del nuovo modo di fare sindacato, con ricorsi sistematici ai tribunali laddove il legislatore non riesce o non vuole tutelare i diritti dei lavoratori precari".
(ITALPRESS) - (SEGUE).
07-Ago-12 10:59
 

Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario giungono invece notizie di rinvii e di riduzione del contingente di assunzioni, peraltro gia' inizialmente limitato a poco piu' di 5.300 posti. L'Anief non puo' che esprimere il proprio disappunto. "Il problema - sostiene il suo presidente - e' che in questo caso l'amministrazione ancora non applica quanto previsto dalla legge sui posti vacanti e disponibili. Poiche' quest'anno sono state assegnate oltre 35mila supplenze fino al termine dell'anno scolastico, anche considerando la contestata riconversione del personale docente inidoneo e degli Itp in soprannumero, potevano essere decretate almeno 27mila nuove assunzioni".
Anche per il personale Ata il sindacato ha quindi intenzione di continuare il contenzioso nelle aule dei tribunali. "Faremo di tutto - conclude il presidente Anief - per ottenere il rispetto del merito e della parita' di trattamento di tutti i cittadini europei. Come anche Strasburgo, del resto, ci chiede da diverso tempo".
(ITALPRESS).
07-Ago-12 10:59

Durante l’incontro di martedì 7 agosto tra Miur e sindacati si parlerà solo di ripartizione delle assunzioni dei prof. Per amministrativi, tecnici ed ausiliari tutto rimandato a fine mese. Quando però l’assorbimento di inidonei e Itp potrebbe ridurre sensibilmente il contingente di 5.300 posti. A meno che i posti vacanti erano di più: per l’Anief sarebbero 35mila!

Nessuna decurtazione. Almeno per i docenti. Come da noi prontamente riportato, sono queste le ultime indiscrezioni che arrivano sulle prossime immissioni in ruolo del personale della scuola: il Miur nelle prossime ore pubblicherà un decreto, attraverso cui si indicherà (dopo aver ricevuto il via libera dal mistero dell’Economia e delle Finanze) che entro la fine del mese saranno 21.112 gli insegnanti che da precari passeranno nei ruoli dello Stato. Per saperne di più, anche per conoscere la ripartizione di posti a livello locale, bisognerà comunque attendere la sera dell’8 agosto: nel pomeriggio delle stesso giorno, i sindacati sono stati infatti convocati a viale Trastevere proprio per conoscere le intenzioni del ministero dell’Istruzione.

Per quanto riguarda la decisione definitiva riguardante le assunzioni del personale Ata, rimane confermato, invece, lo slittamento in avanti di almeno due settimane (dopo comunque il 23 agosto, quando è previsto l’ultimo atto delle mobilità della categoria): la Flc-Cgil sostiene che la situazione non si sbloccherà prima di “fine agosto. Questo ritardo - continua il sindacato di Pantaleo - è determinato dalle norme introdotte dal Decreto Legge 95/12 (spending review) che prevedono il transito forzato nei profili Ata del personale docente inidoneo e delle classi di concorso C555 e C999. Nel ribadire il nostro giudizio riguardo l'illegittimità di questo provvedimento, resta ferma la nostra richiesta di effettuare le assunzioni su tutti i posti lasciati liberi dai pensionamenti”.

Ora, cosa significa, in termini pratici, tutto ciò? Che il passaggio forzato degli inidonei e degli ex dipendenti degli enti locali, da qualche anno transitati nella scuola come insegnanti di laboratorio alle superiori, lascerà sicuramente una traccia: dei 5.300 inizialmente richiesti potrebbero rimanerne molti meno. Qualcuno, forse con una punta di pessimismo, ipotizza meno della metà. E pure la matematica sembra indicare questa possibilità. Gli inidonei sono infatti circa 3.500. Sugli Itp arrivati dagli enti locali non si hanno invece informazioni precise: nel 2005 erano diverse migliaia. Ma a distanza di sette anni una buona fetta ha lasciato il lavoro per la pensione. Nella migliore delle ipotesi saranno, comunque, alcune centinaia. Forse anche qualche migliaio. In tal caso, per il personale Ata inserito in prima fascia e speranzoso di agguantare il famigerato ruolo rimarrebbero davvero pochi posti.

Chi non vuole credere all’eventualità che agli Ata precari rimangano veramente le “briciole” sono soprattutto i sindacati. Anche perché ritengono errato, proprio come procedura, declassare un docente impiegandoli in mansioni prettamente esecutive. E poi perché a probabilmente i conti non tornano. All’Anief, ad esempio. Il cui presidente, Marcello Pacifico, ricorda che “poiché quest’anno sono state assegnate oltre 35mila supplenze almeno fino al termine dell’anno scolastico, anche considerando la tanto contestata riconversione del personale docente inidoneo e degli Itp in soprannumero, potevano essere decretate almeno 27mila nuove assunzioni”.
 

Fonte: Tecnica della Scuola

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XXIV2012

 

 

 

In questo numero:

IL PUNTO

I RICORSI

Dimensionamento: per evitare il licenziamento i Dsga costretti a cambiare regione

Ricorso contro il blocco quinquennale della mobilità per il personale docente neo immesso in ruolo 

Scheda di rilevazione dati Ricorso Mobilità - Trasferimenti