Entro domani, 31 luglio, il Governo Draghi, rimasto in carica per portare avanti “gli affari correnti” sino alle elezioni del 25 settembre, dovrebbe approvare il Dpcm sulla formazione iniziale del nuovo reclutamento dei docenti, previsto dalla Legge 79/2022 approvata un mese fa: il decreto governativo permetterebbe agli atenei di organizzare i nuovi percorsi abilitanti, indispensabili per accedere ai concorsi per diventare docenti, che prevedono l’acquisizione di 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale, comprendenti anche un tirocinio. I corsi saranno attivati sulla base del fabbisogno di cattedre, con prova finale che comprenderà una prova scritta e una lezione simulata. Ci sarà anche un periodo transitorio: fino al 31 dicembre 2024 per partecipare ai concorsi a cattedra sarà data la possibilità ai candidati di possedere 30 o 24 CFU (se acquisiti entro il 31 ottobre 2022). Dal 2025, per tutti il percorso per diventare insegnante nella scuola pubblica sarà il seguente: laurea magistrale (triennale per gli Insegnanti tecnico pratici); abilitazione da 60 CFU; superamento del concorso; svolgimento dell’anno di prova, con verifica finale.