Con la sottoscrizione del Ccnl anche dei lavoratori delle funzioni locali, i sindacati arrivano a firmare i contratti per oltre due milioni di dipendenti pubblici, ma continuano a lasciare sotto scacco quelli del primo settore della PA: ci riferiamo a Scuola, Università e Ricerca. Nel frattempo l’inflazione vola, diventando a due cifre, con insegnanti e personale Ata costretti ad andare avanti con lo stipendio fermo al 2018. Diventa ancora più tangibile il motivo per cui da mesi Anief chiede a gran voce la firma immediata di un contratto ponte’ per il periodo 2019/2021: avrebbe portato nelle tasche (sempre più vuote) di quasi un milione e mezzo di docenti e Ata, rispettivamente fino a 123 euro e 97 euro. A cui aggiungere tra i 2mila e i 3mila euro di arretrati.