Da oggi, lunedì 7 febbraio, entrano nel vivo le nuove norme per le scuole: stamani Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto all’interno di Tgcom 24 per parlare delle nuove regole sulle quarantene per gli studenti e di come cambiano a seconda di status vaccinale e casi di positività in classe.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “in un quadro di restrizioni eccessive, che non rispettano la proporzionalità prevista in uno Stato di diritto, si cambiano adesso ancora le regole su come rispondere al Covid19 a scuola, dimenticandoci che la variante Omicron è vero che non è letale come la Delta, ma protegge dal contagio solo nel 10% dei casi. E nel frattempo tornano in classe gli alunni vaccinati, gli stessi che il pomeriggio si vedono con i non vaccinati. Viene da chiedersi se in queste condizioni la scuola serva ancora”.
Tre importanti decreti cautelari emanati dal Presidente della Quinta Sezione del Tar Lazio, il dottor Leonardo Spagnoletti, hanno sospeso l’efficacia dei provvedimenti che hanno tolto la retribuzione a dei dipendenti del Ministero della Giustizia non vaccinati: secondo alcuni analisti “non sono più da considerare provvedimenti favorevoli isolati e di un orientamento minoritario, ma di decreti cautelari sempre più numerosi e frequenti”.
Nello scorso anno scolastico i tre quarti delle lezioni, oltre il 72 per cento, si sono svolte in presenza: il dato è stato pubblicato dall’Indire in questi giorni all’interno del report “Impatto della pandemia sulle pratiche didattiche e organizzative delle scuole italiane nell’anno scolastico 2020/21”, realizzato attraverso la somministrazione a 2.546 docenti a tempo indeterminato, non di sostegno, di un questionario online. L’Indire ha anche rilevato che sempre nell’a.s. 2020/21, “la maggioranza degli insegnanti italiani hanno sperimentato con frequenza la didattica a distanza (68,6%), mentre quasi la metà ha optato per la didattica ibrida (48,2%) e quella alternata (45,2%)”. Ma anche che “a livello di metodologie, facendo riferimento alle Linee Guida della Didattica Digitale Integrata del MI per l’anno 2020/21”, sono “state ampiamente utilizzate dai docenti metodologie didattiche innovative e interattive, quali il Project-Based Learning, la Flipped classroom, il Debate, l’Apprendimento cooperativo, la Didattica breve, che erano tra quelle raccomandate dal Ministero. Anche “se alcune di esse erano già adottate anche prima della pandemia” e comunque il libro di testo è rimasta la risorsa più usata.
Sul rinnovo delle Gps nel 2022 la politica continua a sostenere la linea del sindacato. Sono di queste ore alcune importanti dichiarazioni della politica che chiedono di procedere con l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali Supplenze nei prossimi mesi e non nel 2023 come hanno preannunciato alcuni tecnici ministeriali: “Sarebbe penalizzante per tutto il sistema scuola italiano e irriconoscente verso tutti quei docenti che hanno affrontato le difficoltà del biennio pandemico”, ha detto Vittoria Casa, presidente commissione Cultura alla Camera. Anche il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso ha detto che è possibile: “Chi vuole aggiornare la propria posizione, cambiare provincia o inserirsi per la prima volta in graduatoria ha il diritto di poterlo fare già da quest’anno. E io ce la sto mettendo tutta affinché questo diritto venga rispettato. Spero di potervi dare già dalla prossima settimana l’ufficialità”. Per il senatore Mario Pittoni, sempre della Lega, “una norma concordata consentirà il varo dell’ordinanza con cui evitare lo slittamento all’anno prossimo dell’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze (Gps), che metterebbe in difficoltà oltre 700 mila docenti”.