La Corte di giustizia europea torna a contestare all’Italia l’accumulo di precari nella scuola: come già si era espresso per i docenti di cattedra comune eternamente supplenti, il giudice superiore UE ha detto espressamente che è illegittima anche la normativa italiana per gli insegnanti di religione cattolica. La sentenza sulla causa 282/19, rimessa dal Tribunale di Napoli, emessa tre giorni fa, riconosce la violazione della clausola 5 della direttiva comunitaria 1999/70 che non è giustificata dall’idoneità diocesana rilasciata dall’autorità ecclesiastica: da adesso in poi, spetterà al giudice nazionale definire se e come procedere con le stabilizzazioni. Sono almeno 20mila i precari di religione cattolica interessati al ricorso in tribunale promosso da Anief. Domani, l’avvocato Vincenzo De Michele che ha vinto la causa in Lussemburgo commenterà la sentenza insieme al collega Walter Miceli e al presidente Anief, Marcello Pacifico: l’appuntamento è alle ore 17, fino elle ore 18, attraverso un webinar gratuito al quale è ancora possibile registrarsi.